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Per la Romania era un "nemico" e così aveva scelto l'Italia per continuare a rubare

L'ultimo colpo l'ha tentato il giorno di Pasqua...

Per la Romania era un "nemico" e così aveva scelto l'Italia per continuare a rubare
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Nella notte di Pasqua, a San Michele al Tagliamento, i Carabinieri di Villanova di Fossalta di Portogruaro hanno proceduto all’arresto di un quarantaduenne di nazionalità rumena, ritenuto responsabile del tentato furto di un veicolo, ricettazione e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale.

Per la Romania era un "nemico" e così aveva scelto l'Italia per continuare a rubare

L’arresto dell’uomo è il risultato dei servizi svolti dai militari della Stazione CC di Villanova di Fossalta di Portogruaro a seguito di alcune denunce ricevute nelle ultime settimane e relative a furti di materiale edile, avvenuti nella zona sempre in arco notturno. Dall’incrocio dei dati relativi ai passaggi di veicoli attraverso i varchi stradali, i militari dell’Arma hanno individuato una Citroen C4 di colore azzurro, i cui movimenti sono risultati compatibili con gli orari dei furti.

La notte di Pasqua, una pattuglia che vigilava l’area industriale di San Michele al Tagliamento ha notato l’autovettura sospetta parcheggiata accanto al furgone di una vicina ditta edile che l’uomo, poi tratto in arresto, avrebbe cercato di forzare con arnesi da scasso. I militari hanno quindi bloccato il cittadino rumeno e, a seguito di perquisizione, hanno trovato all’interno della Citroen C4, in suo uso, ulteriore materiale ritenuto provento di diversi furti commessi nella stessa nottata in danno di altre aziende del posto.

Secondo le accuse, i furti sarebbero avvenuti praticando un foro nel portellone di vari veicoli aziendali in sosta e raggiungendo, con arnesi da scasso, il meccanismo di sblocco della serratura.

L’uomo ha tentato anche di sottrarsi ad un Mandato di Arresto Europeo emesso, nei suoi confronti, dalle autorità rumene per l’espiazione della pena definitiva di 2 anni e 6 mesi di reclusione per “furto aggravato”, fornendo delle false generalità ai militari dell’Arma che, a seguito della reale identificazione, hanno dato esecuzione anche al provvedimento europeo.
L’arrestato, al termine delle formalità, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Pordenone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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