Patenti facili per stranieri, anche travestimenti per falsificare gli esami: 31 indagati e un arresto

Contrasto il fenomeno di falsi esami teorici e pratici per il conseguimento della patente di guida cat. B nelle Motorizzazioni del Veneto.

A dir poco incredibile!

La Squadra Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Stradale del Veneto ha espletato un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia nell’ambito di un procedimento penale, per contrastare il fenomeno di falsi esami teorici e pratici per il conseguimento della patente di guida cat. B nelle Motorizzazioni del Veneto, indagine che si è estesa anche a fatti avvenuti in Trentino e Lazio. I fatti accertati hanno descritto una modalità fraudolenta volta a superare le difficoltà nel conseguimento del titolo di guida da parte di stranieri, che versavano 2.500 euro ad un’agenzia che organizzava le sostituzioni dei candidati: nell’inchiesta è stato infatti documentato che alcuni soggetti già titolari di patente di guida, sfruttando la tecnica del travisamento e anche somiglianze somatiche con gli effettivi aspiranti, si sostituivano non solo ai test ma anche alle prove pratiche degli esami di guida, traendo in inganno gli esaminatori della Motorizzazione.

Indagate 31 persone: la regia dell'autoscuola trevigiana

Nell’inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore dott. Giovanni Gasparini, sono state indagate in stato di libertà ben 31 persone. Gli organizzatori del disegno criminoso di una autoscuola del Trevigiano ponevano in essere diversi raggiri per bypassare il controllo all’esame documentale nelle Motorizzazioni. Talvolta rimuovevano le fotografie nei certificati medici e nei documenti d’identità dei concorrenti, applicando quelle del potenziale “sostituto”, soggetto già munito di patente di guida ed esperto del codice della strada, che si presentava all’esame senza destare sospetti. È stato appurato che presso le varie Motorizzazioni l’autoscuola coinvolta aveva escogitato un piano per bypassare anche le prove di guida; in particolare forniva talvolta dei fiancheggiatori, molto abili ed esperti alla conduzione dei veicoli, che si recavano alla prova pratica al posto del candidato travisavandosi sino al punto di tagliarsi i capelli o farsi crescere i baffi o indossare parrucche per assomigliare al vero concorrente, traendo quindi in inganno l’esaminatore.

Una trentina di esami "pilotati"

Pertanto soggetti senza alcuna preparazione teorica o pratica riuscivano ad ottenere la patente. Le indagini hanno portato all’arresto anche di un “collaboratore” dell’autoscuola, che il 5 maggio 2017 presso la Motorizzazione di Roma si era sostituito all’esame di teoria al posto del reale candidato, utilizzando documenti falsi; vistosi scoperto, in quell’occasione il soggetto aveva tentato la fuga. All’interno della sua abitazione perquisita sono stati sequestrati numerosi telefoni e schede cellulari, personal computer, stampanti professionali, nonché numerose fotografie del soggetto con parrucche e baffi, certificati medici, timbri e carte d’identità in bianco. Elevato è stato il grado di attività fraudolenta dell’autoscuola, ormai divenuta esperta nella creazione di numerosi documenti falsi. Almeno 30 gli esami “pilotati”, che alla conclusione delle indagini sono stati annullati. Sequestrate le patenti di guida conseguite illecitamente.