Tragedia

Operaio 50enne precipita da un'impalcatura e muore alla Ecoprogetto di Veritas

Le Forze dell'ordine stanno tentando di ricostruire l'accaduto...

Operaio 50enne precipita da un'impalcatura e muore alla Ecoprogetto di Veritas
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Un'altra tragedia consumata sul lavoro. Questa volta è successo all'interno dell'azienda Ecoprogetto.

Operaio 50enne precipita da un'impalcatura e muore

Un incidente mortale. Un altro, purtroppo, dopo quello che si è consumato la settimana scorsa. Un operaio 50enne, verso le 11 di oggi, alla Ecoprogetto di Veritas a Fusina, ha perso la vita. Si tratta di un lavoratore in appalto della Md Group che stava lavorando all'interno di un capannone su alcune installazioni, per un impianto, si apprende, di selezione della plastica.

Secondo quanto riferito l'uomo sarebbe precipitato da un'impalcatura ma la dinamica dell'incidente mortale è ancora al vaglio delle Forze dell'ordine che stanno ricostruendo l'accaduto. I tentativi di rianimazione sono stati, purtroppo, inutili.

E' il secondo, in pochi giorni, incidente mortale sul lavoro nel Veneziano: l'altro, di cui abbiamo dato notizia sul nostro giornale, è avvenuto la settimana scorsa a Porto Marghera.

Le reazioni della politica

“In poche ore ci troviamo a piangere due morti sul lavoro, una scia di sangue insopportabile. I numeri sono impressionanti e, purtroppo, in continuo aggiornamento; una strage che non può essere considerata normale”.

È quanto dichiarano in una nota i consiglieri del Partito Democratico Veneto Francesca Zottis e Jonatan Montanariello in seguito all’incidente mortale accaduto questa mattina a Fusina, con un operaio precipitato da un’impalcatura, che fa seguito a quanto accaduto a Porto Marghera, dove ieri un lavoratore è deceduto dopo essere rimasto gravemente ferito la scorsa settimana da una pala meccanica.

“In entrambi i casi gli inquirenti faranno chiarezza sull’accaduto, ma resta il fatto di due persone uscite di casa per guadagnarsi da vivere e non più tornate. Ai loro familiari e ai loro colleghi va tutta la nostra solidarietà. Alla politica, sia nazionale che locale, invece rivolgiamo ancora una volta un appello per un impegno vero.

La sicurezza nei luoghi di lavoro deve finalmente diventare una priorità: non basta l’indignazione quando accadono episodi del genere. E le 1221 vittime nel 2021, tre al giorno secondo i dati Inail, sono un’enorme vergogna.

In Veneto da anni chiediamo di rafforzare gli organici degli Spisal per incrementare i controlli, ma è un tema che chiama in causa tutti e va affrontato in ogni suo aspetto, a partire dalla prevenzione facendo attività di formazione e informazione, creando una ‘cultura della sicurezza’ che non è un costo su cui è possibile risparmiare”.

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