Operaio 35enne cade e muore nello stabilimento Fincantieri
L'incidente è avvenuto lunedì sera, 24 giugno 2024. Questa mattina i lavoratori hanno scioperato davanti all'ingresso dello stabilimento
Islam Miah, operaio 35enne di origine bengalese, è morto all'Ospedale di Mestre dopo essere caduto mentre lavorava alla Fincantieri di Marghera lunedì 24 giugno 2024. Mentre si cerca di stabilire se le cause della caduta siano dovute a un malore o alle condizioni di lavoro, la Cgil ha indetto uno sciopero per questa mattina, 26 giugno 2024, davanti allo stabilimento di Marghera.
Operaio 35enne cade e muore nello stabilimento Fincantieri
Un tragico incidente si è verificato lunedì sera, 24 giugno 2024: Islam Miah, operaio di origine bengalese, è deceduto dopo essere caduto mentre lavorava nello stabilimento Fincantieri di Marghera.
Islam Miah, dipendente della Sait, una società d'appalto specializzata in lavorazioni particolari, è caduto da un'altezza inferiore a un metro, quindi non necessitava di dispositivi di sicurezza particolari. Le sue condizioni sono apparse subito gravi e, nonostante il rapido trasporto in ospedale, è spirato dopo poche ore.
L'ipotesi principale al momento è che l'operaio abbia avuto un malore, ma è necessario verificare se ci siano state concause, come le condizioni di lavoro o l'ambiente in cui operava.
Una raccolta fondi per la famiglia di Islam Miah
"Una raccolta fondi per solidarietà alla famiglia di Islam Miah, morto martedì in seguito a una caduta alla Fincantieri di Marghera, avvenuta lunedì conseguente a un malore".
Ad annunciare l'iniziativa è Nunzio Molaro, delegato della Fim Cisl Venezia in Fincantieri Marghera, all'indomani della tragedia che ha profondamente scosso la fabbrica e non solo.
Le indagini sono ancora in corso, ma Fim Cisl Venezia e Femca Cisl Venezia sottolineano l'importanza di mantenere sempre alta l'attenzione sulla sicurezza sul lavoro. A seguito dell'incidente, questa mattina (mercoledì), la Rsu Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Fincantieri ha proclamato un'ora di sciopero in segno di rispetto per il lavoratore e per tenere alta l'attenzione sulla vicenda.
"In questo momento – continua ancora Nunzio Molaro – siamo addolorati per quanto accaduto ed esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia di Mhia: siamo a loro vicini. Ancora una volta si accendono i riflettori sul tema della sicurezza purtroppo per eventi drammatici. Non sappiamo le esatte dinamiche di cosa sia accaduto e proprio per questo, come Rsu Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, ci siamo attivati per un ulteriore incontro con l’azienda, già nella giornata di mercoledì 26 giugno, al fine di approfondire in modo più chiaro le esatte dinamiche dei fatti".
La Cgil indice uno sciopero
Aldo Zago della Filctem Cgil nazionale ha espresso profondo dolore per l'accaduto, sottolineando la necessità di politiche più stringenti per la sicurezza sul lavoro.
“Apprendiamo solo adesso che Islam Miah, operaio della Sait di Venezia, non ce l’ha fatta. Siamo addolorati. L’ennesimo morto sul lavoro, un’altra famiglia che ha perso il proprio caro. Questo non è più tollerabile”.
“La magistratura farà il suo corso e determinerà cause e responsabilità. Tutte queste vittime ci fanno ribadire la necessità di politiche più stringenti nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, nuove norme più adeguate e il rafforzamento della presenza degli ispettori. Il governo e le istituzioni devono mettere al centro della loro agenda politica la salute e la sicurezza di chi lavora. Il nostro pensiero è ora rivolto alla famiglia della vittima e ai colleghi”, ha concluso Zago.
Anche Roberto Toìgo, segretario generale di Uil Veneto, ha espresso il suo cordoglio:
“Ci uniamo al cordoglio dei familiari e dei colleghi dell’operaio bengalese, morto all’ospedale di Mestre dove era ricoverato dopo una caduta alla Fincantieri di Marghera. Le informazioni in nostro possesso non ci permettono di dire che si tratti di un incidente sul lavoro o di un malore e quindi è prematuro parlare in questo momento di sicurezza. Ci stringiamo attorno ai suoi cari, in attesa di notizie più precise”.
Nel frattempo, la Cgil ha indetto uno sciopero di due ore all'inizio di ogni turno. Il presidio questa mattina, 26 giugno 2024, davanti all'ingresso dello stabilimento.