Operai morti nella fossa biologica a Santa Maria di Sala: iscritti due indagati
Lunedì 11 agosto si terrà l'autopsia per far luce sulle cause del decesso di Ziad Saab Abdou Mustafa e Sayed Abdelwahab Mahmoud

Sono stati ufficialmente iscritti due indagati per la morte di Ziad Saab Abdou Mustafa e Sayed Abdelwahab Mahmoud, i due cittadini egiziani morti lunedì 4 agosto 2025 mentre pulivano una fossa biologica a Santa Maria di Sala.
Morti nella fossa biologica
Il sostituto procuratore Giovanni Gasparini ha iscritto alla lista degli indagati due persone, con l'accusa di omicidio colposo plurimo, si tratta del titolare della ditta di traslochi e il presidente della cooperativa Cssa.
Di fatto, le due vittime erano state reclutate per lavorare in nero in una villetta privata. Tuttavia, erano attrezzati solamente con delle tute bianche e stivali, senza rilevatori di gas o maschere protettive, fondamentali per questo tipo di lavori. Nello specifico, i due erano stati assunti dalla ditta di traslochi, che a sua volta aveva ricevuto indicazioni dalla cooperativa per sgomberare e pulire la proprietà.
La Cssa di Spinea è finita al centro delle indagini, nonostante abbia negato ogni responsabilità come precedente proprietaria dell'immobile. In particolare, una domanda che sorge spontanea è: Perché una fossa biologica così profonda e pericolosa in un’abitazione privata?
Autopsia programmata per lunedì
Gli investigatori devono ancora far luce su chi abbia dato il via libera a Ziad e Sayed di entrare nella fossa biologica senza protezioni. Infatti, proprio per questo motivo, il principale sospetto come causa della morte è intossicazione da esalazioni tossiche, ma sarà l'autopsia di lunedì 11 agosto a togliere ogni dubbio.
Nel frattempo, il Comune di Mirano e Santa Maria di Sala si stringono intorno al dolore delle famiglie delle vittime.
"Ciao Sayed, ti vogliamo ricordare così, felice alla consegna dell'attestato del corso di italiano tenuto dai volontari dell'associazione Echi. Una tristezza infinita, una tragedia immane. Riposate in pace Sayed e Ziad. La Città di Mirano è vicina alle vostre famiglie e a tutti coloro che vi hanno voluto bene".
I due sindaci hanno anche lanciato una raccolta fondi per aiutare a sostenere il rimpatrio delle salme in Egitto e garantire un sostegno economico ai parenti di Sayed e Ziad.