l'iniziativa

Oggi mobilitazione a Mestre per Trentini, nuovo appello della mamma

Come afferma l'Associazione Articolo Ventuno: "Non possiamo restare in silenzio. Dobbiamo mobilitarci e far sentire tutta la nostra indignazione"

Oggi mobilitazione a Mestre per Trentini, nuovo appello della mamma

Alberto Trentini è ormai detenuto da oltre un anno, 13 mesi per essere precisi, in Venezuela. Tuttavia, come sottolinea sua madre, Armanda Colusso Trentini, l’Italia sembra che lo abbia abbandonato.

Nuovo appello della mamma

Alberto Trentini, 46enne cooperante di Venezia, è rinchiuso nelle carceri venezuelane dal 15 novembre 2024, senza che ci siano delle accuse formali. Infatti, sembra che sia stato imprigionato solo per evitare il fomento del dissenso nei confronti del regime di Nicolás Maduro.

Il veneziano si trovava in Venezuela solo perché lavorava per la Ong Humanity & Inclusion e, da 13 mesi, non può abbracciare la sua famiglia.

La madre ha provato più volte a sollecitare lo Stato affinché organizzasse degli incontri con i politici venezuelani, ma, finora, ha ottenuto solo qualche telefonata con il figlio. Per questo, ha sottolineato come sembra che l’Italia si sia dimenticata di lui, lasciandolo marcire nel carcere de El Rodeo I.

La mamma di Alberto Trentini

La mobilitazione a Mestre

Per mantenere viva l’attenzione dei cittadini e, soprattutto, dei politici, la Ca’ Foscari e il Comune di Vigonovo hanno esposto uno striscione in suo supporto. Infatti, c’è scritto:

“Alberto Trentini Libero

#Albertolibero #FreeAlberto”.

A sinistra lo striscione di Vigonovo, a destra quello della Ca’ Foscari

A supporto di questa battaglia, c’è anche la pagina Facebook Alberto Trentini Libero, che sta portando avanti un digiuno a staffetta da 282 giorni.

Anche per questo al Centro culturale Candiani di Mestre è stata organizzata per la giornata di oggi, sabato 13 dicembre 2025, l’iniziativa intitolata: “Un anno in carcere senza colpe: liberatelo subito!”.

Come riporta l’Associazione Articolo 21, che ha organizzato l’evento assieme alla Fondazione Gianni Pellicani, ha invitato anche i familiari e gli amici di Alberto: Ottavia Piccolo e Beppe Giulietti; oltre a Carlo Verdelli del Corriere della Sera e Alessandra Ballerini, Legale delle famiglie Trentini, Regeni, Paciolla e Rocchelli. Inoltre, hanno sottolineato che hanno aderito anche Amnesty International, Cgil-Cisl-Uil, Emergency, Medici Senza Frontiere e Anpi.

Come afferma l’Associazione: ” Non possiamo restare in silenzio. Dobbiamo mobilitarci e far sentire tutta la nostra indignazione”.