Nell'incidente in auto morirono due suoi amici, 25enne sconterà la pena raccontando il dramma nelle scuole
Per la prima volta in Italia, il giudice per l’udienza preliminare ha sostituito la detenzione con una misura alternativa, per sensibilizzare i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza

Sconterà la sua pena raccontando il dramma vissuto, cercando di trasformare il dolore in prevenzione. È quanto disposto dal Tribunale di Venezia nei confronti di un 25enne di Mestre, condannato a tre anni per duplice omicidio stradale aggravato dopo un tragico incidente avvenuto la notte della vigilia di Natale del 2022.
Per la prima volta in Italia, il giudice per l’udienza preliminare ha sostituito la detenzione con una misura alternativa: 2.190 ore di lavori di pubblica utilità, tra cui incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza.
Uccise due amici guidando ubriaco
L’incidente risale al 24 dicembre 2022. Erano le cinque del mattino quando, all’altezza di via Righi, in prossimità del sovrappasso pedonale, l’auto ha sbandato e si è schiantata contro un muretto di cemento che separa la carreggiata dai binari del treno. Il veicolo si è capovolto più volte, finendo completamente distrutto.
Due giovani sono morti: uno sul colpo, l’altro poco dopo in ospedale. Il conducente e una ragazza, fidanzata di una delle vittime, sono sopravvissuti riportando ferite. Gli accertamenti successivi hanno rivelato che il ragazzo guidava con un tasso alcolemico pari a 1,50 grammi per litro, tre volte oltre il limite consentito.
25enne sconterà la pena nelle scuole
Oltre ai lavori socialmente utili, il giovane dovrà partecipare ogni anno, fino al 2028, ad almeno sei incontri nelle scuole per raccontare quanto accaduto e il dolore che lo accompagna da quel giorno. L’obiettivo è far comprendere ai ragazzi le conseguenze devastanti della guida in stato di ebbrezza e dell’alta velocità.