Negozi di vicinato: presto il bando per giovani tra i 18 e i 30 anni ma niente kebab o sigarette elettroniche...
L'idea è quella di aiutare le giovani partite iva e valorizzare il territorio, motivo per cui sono state escluse diverse categorie merceologiche.
La Giunta comunale ha approvato la delibera per l’affidamento in locazione e comodato di locali di proprietà comunale, destinati ad attività commerciali a prioritario servizio della popolazione residente, ubicati tra la città antica, insulare e nella terraferma.
L'idea
Si tratta di un ottimo modo per aiutare tutti quei giovani che vogliono fare imprenditoria nella propria città ma anche per creare una città che sia sempre più a misura d'uomo:
“Dal nostro insediamento abbiamo lavorato per tutelare i negozi di vicinato, per garantirne la continuità e soprattutto per creare nuove occasioni di lavoro e agevolare i giovani ragazzi (tra i 18 e i 30 anni) che volessero aprire la loro attività – commenta il sindaco Luigi Brugnaro. Con questa delibera andiamo quindi a dare ulteriore impulso al commercio di prossimità, quello che, anche in questo ultimo periodo di Coronavirus ha avuto un ruolo fondamentale per la vita dei nostri quartieri e che vogliamo convintamente continuare a sostenere. Venezia tutela la residenzialità e le attività di vicinato anche con atti come quello che abbiamo approvato in Giunta dimostrando come, giorno dopo giorno, si possano gettare le basi per creare un luogo sempre più a misura di cittadino”.
Continua poi l’assessore allo Sviluppo economico, Simone Venturini:
“Con tale provvedimento l’Amministrazione prosegue le azioni per favorire l'apertura di negozi tradizionali affinché contribuiscano alla crescita del tessuto economico urbano e alla valorizzazione del territorio, nel rispetto delle normative vigenti e del decoro urbano. Il provvedimento inoltre non solo tutela gli attuali utilizzatori degli immobili, ma si prefigge di dare un’occasione a giovani partite Iva, che potranno ambire ad assicurarsi questi locali in comodato d’uso gratuito per cinque anni, al fine di promuovere e sostenere l’avvio di attività che possano consolidarsi nel territorio comunale e, soprattutto, consentire a questi ragazzi di trattenersi a vivere nel territorio comunale. Nello specifico, oltre ad aver apposto il vincolo di destinazione e il divieto di sublocazione per i beni immobili da locare, si è stabilito un elenco di vincoli merceologici o di tipologia di attività vietate quali, prima di tutte, la vendita e/o produzione di prodotti alimentari “take away”, ad esclusione delle attività artigianali di gelateria, le cui modalità di preparazione e vendita siano finalizzati al consumo su pubblica via nella Città Antica ed isole, con esclusione del territorio afferente la Municipalità di Lido e Pellestrina. Un divieto imprescindibile che rientra a pieno nel solco dei provvedimenti che abbiamo già adottato in questi anni proprio nell’ottica evitare il consumo di alimenti per strada”.
Le attività escluse dal bando
Inoltre saranno escluse dalla partecipazione al Bando pubblico, le attività imprenditoriali che esercitino, anche se in misura non prevalente, le attività di: commercio di armi, munizioni, fuochi d’artificio, articoli per adulti, articoli monoprezzo e sigarette elettroniche; commercio/somministrazione a mezzo di distributori automatici; sale giochi, sale scommesse; agenzie di affari; attività finanziarie e di intermediazione mobiliare ed immobiliare; attività di compro oro, argento e preziosi; locali espositivi di imprese edili e categorie merceologiche fortemente presenti sul territorio, quali pizzerie da asporto e kebab.