Musile di Piave: un albero sfonda la macchina di un ignaro cittadino ma il Comune non paga...
10mila euro di danni che l'Amministrazione si rifiuta di risarcire perché "colpa della natura".
La causa va avanti da oltre 10 mesi: il cittadino, insieme allo studio legale a cui si è affidato, stanno lottando per ottenere un risarcimento da parte del Comune e della compagnia di assicurazione.
Cosa è successo
Era il mattino del 2 agosto 2019 in via Borsellino quando su una Fiat Panda si è schiantato un pioppo cipressino alto 15 metri, che troneggiava nel vicino parco pubblico della stessa via. L'auto, neanche a dirlo, è rimasta schiacciata sotto il peso dell'albero. Un'amara sorpresa per il proprietario del veicolo che in quel momento si trovava in vacanza a Salerno e che al suo ritorno ha trovato la sua vettura totalmente distrutta.
Gli accertamenti
Nessuna contestazione sul fatto e sulla proprietà comunale della pianta. Gli agenti che si sono occupati della constatazione, con il responsabile dell’ufficio Ecologia e il coordinatore dei servizi tecnici comunali, a loro volta sopraggiunti in sopralluogo, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di San Donà di Piave per rimuovere la pianta dall’auto e dall’area condominiale, dando anche l’amara notizia al proprietario. I pompieri sarebbero arrivati l’indomani per tagliare il tronco e i rami del pioppo e poi una squadra di operai comunali ha rimosso i tronconi e il fogliame, consentendo anche alla polizia locale di documentare con foto tutti i danni, non limitati alla vettura ma estesi anche alla recinzione della proprietà condominiale.
Chi paga?
Insomma, ottenere il risarcimento sembrava, oltre che doveroso, una formalità. E invece no. Studio3A, lo studio legale che si è occupato di seguire la pratica, ha subito chiesto i danni al Comune, regolarmente assicurato per la responsabilità civile verso terzi, con la compagnia Helvetia, e sollecitato più volte la liquidazione, trattandosi anche di molti soldi: il preventivo della carrozzeria per sistemare la Panda era pari a 9.029 euro. Senza contare che il proprietario, non disponendo di quella somma, non aveva modo di ripararla e si trovava senza una delle due auto di famiglia. Mensura, società di perizie e consulenze tecniche che segue la pratica e il sinistro per conto di Helvetia, ha incredibilmente risposto picche, asserendo che la richiesta di risarcimento non è accoglibile
“non essendo emersi elementi di responsabilità a carico del Comune assicurato. L’evento descritto infatti appare causato da evento atmosferico eccezionale”
E non si è più spostata da tale posizione. Colpa del clima e della natura! La causa è ancora in corso ma il fatto ha dell'incredibile...