Morto a 16 anni in un incidente in moto, la Procura apre un fascicolo sulla morte di Gregorio Bertoli
Per ricostruire con precisione le cause e le responsabilità dell’incidente, il Pm ha disposto una perizia cinematica
![Morto a 16 anni in un incidente in moto, la Procura apre un fascicolo sulla morte di Gregorio Bertoli](https://primavenezia.it/media/2025/01/Copertine-800x480-1-420x252.png)
La Procura di Venezia sta indagando a fondo sul drammatico incidente che, la sera di mercoledì 29 gennaio 2025, ha spezzato la vita di Gregorio Bertoli, 16 anni, residente a Spinea. Sabato 1 febbraio, sono stati celebrati i funerali del ragazzo.
Morto a 16 anni in un incidente in moto
Lo scontro, avvenuto lungo via Asseggiano, ha coinvolto lo scooter guidato dal giovane e un’auto condotta da un 61enne di Scorzè.
Nell’incidente è rimasta gravemente ferita anche l’amica di Gregorio, sua coetanea, che viaggiava con lui sul ciclomotore: la ragazza non è in pericolo di vita, ma ha riportato seri traumi.
![](https://primavenezia.it/media/2025/01/Screenshot-2025-01-31-162854-564x680.png)
La Procura apre un fascicolo sulla morte di Gregorio Bertoli
Il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, il dott. Andrea Petroni, ha aperto un fascicolo a carico dell’automobilista per le ipotesi di reato di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravissime. Come da prassi, i mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro dagli agenti del reparto Motorizzato della polizia locale di Venezia, che hanno effettuato i rilievi sul luogo del sinistro.
Per ricostruire con precisione le cause e le responsabilità dell’incidente, il Pm ha disposto una perizia cinematica. L’incarico è stato affidato all’ingegnere forense Mario Piacenti e sarà formalizzato martedì 11 febbraio presso la Procura di Venezia. Alle operazioni tecniche parteciperà anche l’ingegnere Mattia Gremes, consulente tecnico della famiglia Bertoli, messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata nella tutela dei diritti dei cittadini e nei risarcimenti danni.
I genitori e la sorella maggiore di Gregorio, assistiti dall’avvocato Andrea Piccoli del foro di Treviso, hanno espresso gratitudine per la scrupolosità con cui la magistratura sta gestendo il caso. Hanno dichiarato di riporre piena fiducia nell’autorità giudiziaria e si augurano che venga fatta chiarezza su quanto accaduto, ottenendo giustizia per il loro amato Gregorio.