Violenza di genere

Molestie sessuali a scuola del professore nei confronti di due allieve

L'ex docente, risarcisce e patteggia ma la Giudice accetta a fronte di un percorso di rieducazione e l'interdizione dall'insegnamento

Molestie sessuali a scuola del professore nei confronti di due allieve

La molestia sessuale consiste in comportamenti indesiderati a sfondo sessuale e può essere fisica, verbale o non verbale, tale da offendere la dignità di una persona, specialmente in ambito lavorativo o di studio.

Comportamenti odiosi da denunciare

Essa è fatta di commenti, allusioni, contatti fisici non desiderati e nelle valutazioni che se ne possono fare, è prevalente la percezione che ne ha la vittima che la ritiene indesiderata, rispetto ai modi di chi la commette.

Tutelata insomma è sempre la vittima per come avverte la molestia, rispetto ai modi ed alla leggerezza che gliene attribuisce chi la fa.

La molestia fisica può concretizzarsi in contatti fisici non voluti o palpeggiamenti, se non in baci o abbracci non graditi.
La molestia verbale può essere fatta di commenti e apprezzamenti non richiesti, barzellette o allusioni a sfondo sessuale.
Senza perderci in situazioni più gravi, quando ci si trova in queste situazioni sarebbe opportuno allontanarsi e confidarsi con familiari, superiori o altri di cui ci si fida, e denunciare i fatti.

I fatti incriminati

Ecco, in questa sintesi di situazioni ricorrenti delle quali sovente si legge quando certi comportamenti assurgono al disonore delle cronache, troviamo un po’ di quelle nelle quali si sarebbero trovate due studentesse di 14 e 15 anni, di un istituto mestrino, a cavallo dell’anno scolastico 2022/2023, molestate da un loro insegnante di diritto.

Chi poi ha seguito il processo che ne è scaturito e l’udienza tenutasi ieri, 15 ottobre 2025, avanti al Giudice delle Indagini preliminari, Benedetta Vitolo, ha riportato proprio quel tipo di odiosi atteggiamenti tenuti dall’attempato professore con le sue alunne.

Gli apprezzamenti e le battute a cui si sarebbe lasciato andare, infatti, sarebbero state percepite proprio  per molestie degenerate anche in atti sessuali quando l’insegnante faceva “allusioni erotiche nello sbucciare una banana, ad esempio,  o quando avrebbe toccato le ragazze abbassando le spalline del reggiseno ad una o palpeggiando il sedere all’altra”.

La denuncia

Quando le ragazze hanno deciso di raccontare l’accaduto in famiglia, i genitori si sono recati con loro dalla dirigente scolastica alla quale hanno riferito i fatti e la scuola, a sua volta, ha sporto denuncia nei confronti del professore.

La valutazione del Giudice

In questi comportamenti, certamente aggravati dalla posizione di forza del professore rispetto alle allieve, la Giudice ha visto tutta la gravità delle molestie per le quali l’insegnante 62enne, ieri ha patteggiato un anno di carcere.

In precedenza, peraltro, nonostante solo una delle famiglie si fosse costituita parte civile, il professore aveva risarcito con 2.000euro la ragazza molestata e con 4.000 l’amica palpeggiata.

Toppo facile, avrà pensato la Giudice che, considerata la gravità dei comportamenti, ha accordato il patteggiamento alle seguenti condizioni:

  • percorso di recupero da svolgersi in un centro specializzato di San Donà di Piave;
  • interdizione perpetua da incarichi scolastici, come pena accessoria che impedirà al docente di rimettere piede a scuola.