Minorenne si tuffa in mare alle 2.30 di notte e sparisce nel nulla
Il padre, non vedendola più, ha cercato aiuto: in quel momento per fortuna passava un'auto della Polizia...
Nella notte tra il 29 ed il 30 luglio scorso, la Polizia di Stato di Venezia, grazie agli agenti del Commissariato di P.S. di Chioggia (VE), ha tratto in salvo una ragazza minorenne che ha rischiato di annegare nei pressi della Darsena “Le Saline” a Chioggia.
Minorenne si tuffa in mare alle 2.30 di notte e sparisce nel nulla
Verso le ore 2.30 i poliziotti della Volante del Commissariato, impegnati in un regolare servizio di controllo del territorio, improvvisamente venivano fermati da un uomo il quale, visibilmente scosso, richiedeva soccorso agli agenti riferendo di non scorgere più la figlia che si era tuffata in acqua dal ciglio della banchina marittima in direzione della Darsena “Le Saline” scomparendo, in breve tempo, dalla vista della sorella e della mamma nel frattempo sopraggiunte.
A questo punto il padre, preoccupato per la sorte della minore, scorta sopraggiungere l’auto della Volante del Commissariato, chiedeva loro aiuto.
Immediatamente gli agenti hanno richiesto l’intervento a supporto dei Vigili del Fuoco, oltre a quello di personale del 118 e della locale Capitaneria di Porto, ponendosi, nel frattempo, alla ricerca della giovane.
Nel frangente, sentendo in lontananza un flebile grido provenire dalla sponda opposta, hanno intuito che la ragazza doveva trovarsi nei pressi della Darsena.
Giunti sul posto, in prossimità della banchina e di un’imbarcazione ivi ormeggiata, i poliziotti hanno, infatti, scorto in acqua la giovane che annaspava in evidente difficoltà a causa delle avverse condizioni meteo e del mare. A questo punto gli agenti, incuranti del pericolo, hanno deciso di prestare soccorso tuffandosi in acqua per salvare la giovane dall’annegamento, riuscendo ad afferrarla ed a farla salire sull’imbarcazione ormeggiata nei pressi.
I genitori, dopo aver espressa profonda gratitudine agli agenti per la prontezza e risolutezza con cui avevano saputo gestire l’intervento, hanno ricondotto a casa la ragazza.