Colte in flagrante

Mestre, denunciate due donne di etnia rom: stavano cercando di entrare in alcuni palazzi

L'intervento immediato della polizia locale ha permesso di fermare le due giovani e di denunciarle immediatamente.

Mestre, denunciate due donne di etnia rom: stavano cercando di entrare in alcuni palazzi
Pubblicato:
Aggiornato:

Sono state avvistate nel pomeriggio di ieri, 12 maggio 2020, due donne di etnia rom mentre cercavano di entrare in diversi condomini della centralissima via Cappuccina. A seguito di accertamenti, sono stati trovati su di loro alcuni arnesi da scasso.

Cosa è successo

Due donne di etnia rom, una trentunenne bosniaca, in avanzato stato di gravidanza, e una ventitreenne croata, sono state deferite all'autorità giudiziaria da parte della Polizia locale di Venezia per il possesso di strumenti di effrazione.
Le due giovani donne erano state avvistate ieri pomeriggio in via Cappuccina a Mestre da una pattuglia del Nucleo operativo, in abiti civili e a bordo di un'auto priva di contrassegni, mentre tentavano di entrare in alcuni palazzi. Dopo alcuni minuti di osservazione, gli operatori della Polizia locale hanno ben pensato che le due donne fossero in semplice ricognizione per controllare la resistenza dei portoni dei condomini della zona. Scesi subito dalla volante, i poliziotti hanno fermato le donne e le hanno perquisite: sono state trovate una pinza, occultata dalla bosniaca nel reggiseno,  due cacciaviti e una plastica rigida per effrazioni, in possesso invece della croata.

Due volti già noti

Le donne avevano svariati precedenti per furti in abitazione in diverse città del nord Italia: la trentunenne, scarcerata dal carcere della Giudecca nel marzo del 2019, era stata tra l'altro già trovata l'anno scorso, in via Cavallotti a Mestre, in possesso di strumenti da scasso proprio dal Nucleo Operativo della Polizia Locale.

Seguici sui nostri canali