Le indagini

Maxi frode da 600 milioni di euro sui fondi del PNRR, arrestate 24 persone

La frode ai danni dell'UE è stata scoperta dalla Procura Europea e dalla guardia di finanza di Venezia: scoperte attività di riciclaggio di denaro sporco attraverso un sistema di società fittizie in diversi Paesi europei

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Maxi frode da 600 milioni di euro sui fondi del PNRR, arrestate 24 persone

 

Questa mattina, giovedì 4 aprile 2024, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia, insieme al Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, hanno arrestato 24 persone coinvolte in un'intricato sistema di frodi sui fondi del PNRR. Sono inoltre stati sequestrati beni per un valore totale di 600 milioni di euro.

Maxifrode da 600 milioni di euro sui fondi del PNRR, arrestate 24 persone

Il generale Giovanni Salerno, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Venezia:

“Il confronto con le banche dati ha fatto emergere per alcuni di questi soggetti un’incongruenza tra quanto indicato nei bilanci presentati per ottenere il finanziamento e quelli che erano invece i bilanci depositati alla Camera di commercio e soprattutto le risultanze delle dichiarazioni dei redditi”.

Il generale Giovanni Salerno

La frode ai danni dell'Unione Europea è stata scoperta dalla Procura Europea e dalla guardia di finanza di Venezia. I finanzieri di venezia hanno eseguito un'ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, dott.ssa Mara Mattioli, su richiesta del Procuratore Europeo Delegato, dott.ssa Donata Patricia Costa dell’Ufficio di Venezia.

L'ordinanza riguarda 24 misure cautelari personali, di cui 8 in carcere, 14 agli arresti domiciliari e 2 interdittive a svolgere attività professionale e commerciale, oltre a sequestri per un valore di 600 milioni di euro.

Le operazioni coinvolgono diversi Paesi europei grazie alla cooperazione giudiziaria di EPPO e al supporto delle forze di polizia slovacche, rumene e austriache. In Italia, oltre 150 finanzieri stanno eseguendo perquisizioni in varie regioni anche con l'assistenza di unità cinofile: oltre al Veneto, sono coinvolte Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.

 

Le indagini

Durante le indagini, è emerso che il gruppo criminale, con la partecipazione di diversi prestanome e il supporto di quattro professionisti, ha inizialmente focalizzato le sue attività fraudolente su progetti finanziati con decine di milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Questi progetti erano mirati alla digitalizzazione, all'innovazione e alla competitività nel sistema produttivo e venivano finanziati tramite SIMEST, una società partecipata da CDP con l'obiettivo di sostenere le imprese italiane nell'espansione internazionale.

Inoltre, le indagini hanno rivelato che la stessa organizzazione, spesso utilizzando le stesse società, si dedicava anche alla creazione di crediti inesistenti nel settore edilizio, come i bonus per le facciate degli edifici, e al supporto della capitalizzazione delle imprese, per un ammontare totale di circa 600 milioni di euro.

Le indagini hanno poi permesso di individuare attività di riciclaggio di denaro sporco attraverso un complesso sistema di società fittizie in diversi Paesi europei. L'uso di tecnologie avanzate ha reso più difficile la tracciabilità delle transazioni illecite.

Sequestrati appartamenti, ville, criptovalute, gioielli, oro e auto

Sono stati sequestrati appartamenti, ville, criptovalute, orologi di lusso, gioielli, oro e auto di lusso. Questi beni, insieme ai crediti falsi, sono stati confiscati durante le operazioni di oggi.

Questi risultati dimostrano l'importanza del ruolo della Guardia di Finanza nell'identificare e contrastare illeciti finanziari, garantendo la corretta utilizzazione delle risorse finanziarie e il recupero delle risorse europee illecitamente ottenute.

È importante sottolineare che il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e che la presunzione di innocenza rimane fino a una sentenza irrevocabile di condanna.

I complimenti del Governatore Zaia: "Un'operazione esemplare"

Anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento per l'operazione della Guardia di Finanza di Venezia.

“I miei complimenti agli uomini e alle donne della Guardia di Finanza di Venezia per essere riusciti a sventare una maxifrode ai danni dell’Unione europea sui fondi del PNRR. Un’operazione esemplare”.

“Un lavoro importante di contrasto all’illegalità, alla corruzione e alle frodi e a tutela di risorse pubbliche strategiche come quelle del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinate in questo caso alla Digitalizzazione, Innovazione e Competitività del sistema produttivo. Fondi indispensabili a garantire un futuro più inclusivo e sostenibile alla cittadinanza e a potenziare i servizi, la ricerca, le infrastrutture. Questi successi sono la testimonianza del duro lavoro, dell’abilità e determinazione delle Fiamme Gialle a garanzia della sicurezza e del rispetto delle leggi, tanto sentite dalla collettività”, ha dichiarato il Governatore.

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