Protesta

Marghera, le maestre degli asili privati protestano: a rischio 15mila posti di lavoro

Non è solo un problema economico: ad essere stati dimenticati sono anche i diritti dei bambini che non hanno la possibilità di giocare e ritrovarsi.

Marghera, le maestre degli asili privati protestano: a rischio 15mila posti di lavoro
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Genitori al lavoro e scuole chiuse è decisamente un binomio imperfetto: ieri, le maestre di Marghera hanno protestato contro un Governo che sembra non sentire.

"Invisibili come fantasmi"

"Ci si organizza, chi rimane a casa con i bambini prova a lavorare ma è difficilissimo" racconta una delle maestre che ha preso parte alla protesta. Tra lezioni online e compiti da fare a casa, gestire i bambini diventa sempre più difficile. Per diverse settimane, si è parlato delle difficoltà affrontate dai genitori e dei possibili aiuti da dar loro ma non è stata data la stessa attenzione agli insegnanti. Ieri, 21 maggio 2020, le maestre delle scuole private di Marghera hanno deciso di farsi sentire: una protesta pacifica, con striscioni e cartelloni, tutte vestite di bianco perché "invisibili come fantasmi". Maestre e gestori di nidi e scuole per l'infanzia private sono minacciati dalla mancanza di introiti: le rette non arrivano da febbraio e sono a rischio 1000 strutture e 15mila posti di lavoro.

Giocare è un diritto

Non è un problema solo economico: con la quarantena, ci si è dimenticati anche dei diritti dei bambini, primo tra tutti quello alla socialità. Nella fascia tra 0 e 6 anni è necessario mantenere il diritto al gioco e il contatto con gli altri bambini. La Regione ha assicurato il suo supporto, per quanto di sua competenza: attesa a breve un'ordinanza del Presidente Zaia mentre il protocollo per le riaperture è già stato presentato.
L'assessore Lanzarin conferma:

"Il protocollo è stato aggiornato con le ultime linee guida del ministero della famiglia e dalla settimana prossima daremo il via alla riapertura delle strutture 0-17 anni"

 

Immagine di copertina da Servizio TGR

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