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Marco Zennaro, l'inferno in Sudan è finito: tolto il divieto di viaggio dal passaporto (ma la libertà gli costa 200mila euro)

La prudenza è d'obbligo ma trapela un cauto ottimismo...

Marco Zennaro, l'inferno in Sudan è finito: tolto il divieto di viaggio dal passaporto (ma la libertà gli costa 200mila euro)
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Un incubo che sembrava non avere una fine. Un vero e proprio inferno quello che ha vissuto fino a questo momento l'imprenditore veneziano Marco Zennaro, da più di un anno bloccato in Sudan.

Marco Zennaro, l'inferno in Sudan è finito

Prima in carcere, poi in commissariato, poi di nuovo in galera, a 50 gradi, senza letto. Costretto a stare rinchiuso, stipato, con altri detenuti senza sapere se un giorno avrebbe potuto riabbracciare i propri cari. Ora però sembra essere arrivata la notizia che tutti aspettavamo: la corte della capitale Khartoum avrebbe infatti tolto il divieto di viaggio dal passaporto dell'imprenditore veneziano Marco Zennaro.

Tolto il divieto di viaggio dal passaporto

L'informazione arriva dal papà Cristiano, vero e proprio promotore di tutta una serie di attività per evitare che si spegnessero i riflettori mediatici sulla condizione del figlio. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto di Unioncamere che ha permesso di raccogliere la cifra utile per avere le garanzie economiche richieste. Ora, quindi, potrebbe tornare a casa.

Si parla di circa 200mila euro raccolti grazie alle donazioni di tantissimi soggetti. Semplici cittadini, certo, ma anche imprenditori, associazioni di categoria e pure nomi illustri come il sindaco Luigi Brugnaro. Ovviamente a coordinare il tutto è stata la Farnesina, che ha svolto, occorre dirlo, un lavoro incessante per ottenere il risultato migliore.

Ma la libertà gli costa 200mila euro

Il 47enne, infatti, è stato assolto in tre procedimenti, ma su di lui pende ancora l'appello di una causa civile. Sempre per lo stesso motivo: la consegna di trasformatori difettati. Sono ore cruciali, quindi, e si attende la vidimazione dell'accordo da parte delle autorità giudiziarie sudanesi. Poi, dopo gli adempimenti per il rimpatrio, finalmente potrà salire su un aereo diretto a casa.

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