Due appelli

Marco Zennaro imprigionato in Sudan, scende in campo anche la politica

Da un lato la richiesta accorata del sindaco Brugnaro, diretta al ministro degli Esteri Di Maio, dall'altra parte la presa di posizione del Pd Veneto. Per una volta entrambi gli schieramenti sono allineati: tutti chiedono la liberazione dell'imprenditore veneziano.

Marco Zennaro imprigionato in Sudan, scende in campo anche la politica
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La politica, questa volta, non divide. Anzi, unisce, senza se e senza ma. Gli appelli di due forze politiche distanti dal punto di vista dei programmi, convergono infatti, verso un unico obiettivo: quello di riportare a casa l'imprenditore veneziano Marco Zennaro, imprigionato in Sudan da quasi due mesi.

Marco Zennaro imprigionato in Sudan, scende in campo anche la politica

"#MarcoZennaro, imprenditore veneziano, è detenuto da oltre 50 giorni in carcere in #Sudan, in condizioni disumane. Deve essere immediatamente rilasciato! Una situazione inaccettabile per cui chiedo un intervento immediato di Luigi Di Maio".

Si è affidato ai social network, con tanto di hashtag e tag al ministro Di Maio, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, per esprimere la propria posizione in merito alla vicenda che vede coinvolto l'imprenditore e dirigente sportivo del Venezia Rugby, Marco Zennaro.

Ormai, a quasi due mesi dall'arresto del veneziano, sono molti i fronti della solidarietà creati per dare sostegno (anche solo morale) al concittadino rimasto imprigionato in Sudan. Enti, associazioni, imprenditori ed esponenti del mondo della politica regionale. Oltre al primo cittadino, infatti, anche il Gruppo Pd Veneto ha voluto prendere una posizione nella vicenda.

"Ci uniamo all’appello per la liberazione di Marco Zennaro, da quasi due mesi rinchiuso in carcere in Sudan: sappiamo che la Farnesina si sta occupando del caso, ma vogliamo comunque tenere accesi i riflettori in modo che la vicenda si sblocchi prima possibile.

La famiglia ha denunciato condizioni disumane e soprattutto sono due gli aspetti che preoccupano: le continue richieste di denaro e i riferimenti al caso di Giulio Regeni utilizzati come intimidazione. L’ambasciata è intervenuta ufficialmente presso le autorità del Sudan per chiedere il rispetto delle condizioni sanitarie, di sicurezza e protezione di Marco Zennaro, ma ovviamente è solo il primo passo.

L’auspicio è che a breve possa essere rilasciato e per questo chiediamo che l’azione diplomatica del Governo sia accompagnata da tutte le istituzioni, inclusa la Regione”.

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