Allerta gialla attiva

Maltempo, nuove piogge minacciano la ripresa: la conta dei danni è già iniziata

Il bollettino regionale dichiara lo stato di emergenza e la protezione civile è pronta a intervenire

Maltempo, nuove piogge minacciano la ripresa: la conta dei danni è già iniziata
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Il territorio veneziano fatica ancora a riprendersi dalla violenta alluvione di giovedì mattina, 21 agosto 2025, e già si prepara a fronteggiare nuovi temporali. L’allerta gialla diramata dalla Protezione civile, basata sulle previsioni di Arpav, segnala possibili rovesci e temporali tra il pomeriggio e la sera di ieri e nella mattinata di oggi, con fenomeni isolati potenzialmente intensi tra Prealpi e pianura.

I primi interventi dopo l'alluvione

Nel frattempo, la Regione Veneto ha pubblicato il Decreto del Presidente Luca Zaia che ufficializza lo stato di emergenza. Ieri pomeriggio il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha convocato il Comitato operativo comunale per fare il punto della situazione insieme a dirigenti e tecnici delle società partecipate e delle direzioni comunali e metropolitane. A Mestre, la prima conta dei danni parla di circa 40 auto distrutte dall’acqua.

Decine di squadre dei vigili del fuoco e volontari della Protezione civile sono al lavoro: trenta squadre di pompieri, 170 volontari e 60 agenti di polizia locale dedicati esclusivamente all’emergenza. I dati preliminari di Veritas stimano solo a Mestre circa 65 metri cubi di rifiuti resi pesanti dall’acqua; una quantità simile è stata aggiunta dai cittadini nei garage, cantine e pianterreni allagati. Delle 300 richieste di intervento arrivate tra vigili del fuoco, polizia locale e call center Dime, solo 8 restano ancora aperte e saranno completate nelle prossime ore.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha commentato la situazione:

"Il Veneto sta affrontando una fase di maltempo che nelle ultime ore ha colpito in particolare le province di Padova e Venezia con allagamenti, danni d’acqua e disagi alla viabilità. Secondo ARPAV, nelle prossime ore i fenomeni tenderanno a concentrarsi sulle aree montane, pedemontane e dell’alta pianura, con un graduale miglioramento atteso sui settori centro-meridionali nel corso del pomeriggio. Invito tutti i cittadini a limitare gli spostamenti nelle zone più colpite dagli allagamenti, anche per non complicare gli interventi dei mezzi di protezione civile, e a seguire le indicazioni delle autorità locali. Il raccordo costante tra Regione, Vigili del Fuoco, amministrazioni comunali e volontariato ci consente di affrontare con efficacia anche questa emergenza. Per quanto riguarda i treni, la circolazione adesso è in graduale ripresa nel nodo di Venezia."

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La situazione in provincia

L'alluvione ha messo in difficoltà anche la provincia. Riviera del Brenta e Miranese hanno registrato fino a 180 millimetri di acqua in appena due ore. A Mira, più di 100 famiglie hanno subito danni significativi: il sindaco Marco Dori segnala oltre 400 interventi effettuati. A Dolo, i primi calcoli parlano di danni per circa un milione di euro, mentre a Spinea molti cittadini attendono ancora di vedere ripristinati garage e scantinati.

"Non c’erano criticità pregresse. La manutenzione degli argini e delle caditoie è sempre stata regolare. Ma l’acqua caduta è stata eccezionale e, nonostante i bacini di laminazione abbiano funzionato, il territorio altamente urbanizzato non ha assorbito la pioggia".

Franco Bevilacqua

Spiega il sindaco di Spinea, Franco Bevilacqua.

A preoccupare ora sono i fiumi e i canali già messi a dura prova dalla bomba d’acqua di giovedì. A Mirano, per sicurezza, è stato chiuso l’accesso al canale Taglio, collegamento tra Miranese e Riviera del Brenta, dove si sono verificati cedimenti lungo le rive. Il Genio civile monitora la situazione con controlli costanti metro per metro.