Beccati

Li spacciavano per prodotti "Made in Italy" ma erano super tarocchi fatti in Cina

E non erano neppure pochi: sono stati sequestrati 51mila articoli tessili irregolari

Li spacciavano per prodotti "Made in Italy" ma erano super tarocchi fatti in Cina
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I funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli in servizio presso l’Ufficio delle Dogane di Venezia, congiuntamente ai militari del II Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, hanno posto sotto fermo amministrativo oltre 51 mila articoli d’abbigliamento provenienti, con una motonave, dalla Grecia.

Li spacciavano per prodotti "Made in Italy" ma erano super tarocchi fatti in Cina

La merce contenuta in 40 colli riportava l’indicazione “Made in China”, ma contestualmente presentava etichette riportanti segni distintivi riconducibili al territorio italiano e ai colori della bandiera nazionale tali da indurre il consumatore a ritenere che il prodotto fosse di origine italiana, configurando l’ipotesi di fallace indicazione d’origine, in violazione dell’art. 16 c.6 del D.L. 135/2009.

Gli articoli d’abbigliamento, destinati al mercato italiano e costituiti in maggioranza da giacche, cinture e maglie da donna, sono stati posti sotto fermo amministrativo per violazione del Codice del Consumo e il verbale di sequestro è stato inviato alla Camera di Commercio, competente in materia.

Come disposto dalla Camera di Commercio interessata, l’operatore commerciale ha provveduto alla successiva regolarizzazione sotto il controllo delle autorità che hanno effettuato il sequestro, con l’apposizione delle regolari etichettature e la rimozione dei segni equivoci sull’origine dei prodotti.

L’attività quotidianamente svolta da ADM attua con efficacia la prima salvaguardia del consumatore, attraverso accurati controlli anche su beni provenienti dal mercato comunitario per la verifica della sicurezza e qualità dei prodotti, oltre che delle informazioni ingannevoli su composizione, manifattura e origine, impedendo l’immissione sul mercato di merci irregolari e difendendo gli operatori commerciali che agiscono correttamente.

Il commento del Governatore Zaia

“Proteggere le etichettature vuol dire tutelare non solo la salute del consumatore ma anche le nostre aziende, ancora di più in un momento come questo in cui si deve fare i conti con gli aumentati costi in conseguenza della crisi energetica.”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta l’intervento delle fiamme gialle che ha portato al sequestro al porto di Venezia di 51mila capi di abbigliamento con etichettatura irregolare.

“È necessario tenere alta guardia contro la concorrenza sleale e tutelare con ogni mezzo il Made in Italy, i prodotti sono ambasciatori dei nostri territori – prosegue Zaia - Per questo ringrazio la Guardia di Finanza per l’importante sequestro di oggi effettuato al porto di Venezia”.

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