Lavoro nero

Lavoro in nero nella ristorazione, tre attività sospese tra Chioggia e Mirano

Gli accertamenti erano finalizzati a garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro in nero nella ristorazione, tre attività sospese tra Chioggia e Mirano
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Sono tre gli imprenditori sanzionati e altrettante le aziende sospese: è questo l’esito dei controlli che i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, insieme ai carabinieri di Mestre e Chioggia, hanno eseguito nelle scorse settimane. Gli accertamenti erano finalizzati a garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli accertamenti sono stati svolti a seguito di un’attività di monitoraggio ed intelligence, che ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Scoperto lavoratore in nero in un ristorante di Chioggia

A Chioggia sono state comminate sanzioni per 20.000 euro e sospensione dell’attività d’impresa. Si tratta di un ristorante situato nel centro storico, all’interno del quale è stato trovato un cameriere “in nero” su 5 presenti. Si tratta di un cittadino straniero, trovato intento a servire la clientela ai tavoli. Nel corso dell’accesso ispettivo sono state anche riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come la mancanza della formazione/informazione sulla sicurezza dei dipendenti. L’azienda è stata sospesa per la presenza di una percentuale maggiore al 10% di lavoratori in nero sul totale di quelli presenti e sanzionata per un ammontare di 20.000 euro. Nella stessa giornata è stato controllato un bar che aveva omesso di effettuare la valutazione dei rischi aziendali e la formazione sulla sicurezza del personale dipendente, con conseguente sospensione dell’attività. Il datore di lavoro è stato sanzionato per un importo di 8.000 euro.

Sanzionato anche bar a Mirano

Sanzioni per 10.000 euro e sospensione dell’attività d’impresa anche a Mirano. Si tratta di un Bar gestito da cittadini stranieri, situato nel centro abitato, all’interno del quale è stato trovato un banconiere “in nero”, italiano, trovato intento a somministrare bevande ed alimenti ai clienti. Nel corso dell’accesso ispettivo sono state anche riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, come la mancanza della formazione/informazione sulla sicurezza dei dipendenti e l’assenza di mezzi di estinzione incendi. Anche in questo caso l’azienda è stata sospesa per la presenza di una percentuale maggiore al 10% dei lavoratori in nero sul totale di quelli presenti, oltre che sanzionata per un ammontare di 10.000 euro.

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