Faceva parte di una banda

Latitante dal 2010 torna in Italia per un breve soggiorno ma in aereo scattano le manette

Si tratta di un 59enne di Preganziol. Anche tre/quattro colpi per notte nelle province di Verona, Treviso, Bolzano, Venezia e Padova.

Latitante dal 2010 torna in Italia per un breve soggiorno ma in aereo scattano le manette
Pubblicato:

Arrestato un 59enne di Preganziol, pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, catturando dal mese di maggio del 2010.

Latitante dal 2010 torna in Italia per un breve soggiorno ma in aereo scattano le manette

Nella giornata di domenica scorsa, 3 luglio 2022, presso l’aeroporto internazionale di Milano Malpensa, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di questo Comando Provinciale, a conclusione di una prolungata attività d’indagine, svolta con la collaborazione di personale della Stazione di Mogliano Veneto e con l’ausilio, in fase esecutiva, degli agenti della Polizia di Stato dello scalo aeroportuale, hanno arrestato un 59enne di Preganziol, pluripregiudicato per delitti contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, catturando dal mese di maggio del 2010, il quale doveva espiare 4 anni, 9 mesi e 6 giorni di reclusione, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, per associazione per delinquere e spaccio di sostanze stupefacenti, commessi negli anni 2004 e 2005.

In particolare era stato ritenuto responsabile di avere fatto parte di un’organizzazione criminale, composta da trevigiani ed albanesi, guidata da un ex direttore di banca, che aveva messo a segno decine di rapine e furti, anche tre/quattro per notte, in ville e abitazioni del Nordest, nelle province di Verona – Treviso – Bolzano – Venezia e Padova, i cui proventi erano stati reinvestiti nell’acquisto di cocaina da immettere nella piazza trevigiana, con la ricettazione della merce provento delle loro scorribande.

La fuga a Santo Domingo

Nella fattispecie: autovetture, gioielli e monili in oro. Le indagini hanno permesso di stabilire che il soggetto aveva lasciato il Territorio Nazionale alla volta di Santo Domingo (Repubblica Dominicana), non appena venuto a conoscenza dell’esito sfavorevole di un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione per alcune sentenze di condanna, per le quali aveva già espiato un periodo di reclusione ai tempi del suo ennesimo arresto nell’anno 2006.

Gli accertamenti effettuati nel corso degli anni, anche tramite il monitoraggio delle piattaforme social network, hanno permesso di individuare, con certezza, la presenza del catturando nella città di Santo Domingo, dove peraltro nell’anno 2014 risultava essere stato detenuto nel carcere di San Cristobal per clonazione di carte di credito. Ulteriori recenti accertamenti hanno consentito di intercettare il rientro del catturando in Italia, per una breve permanenza, con un permesso provvisorio rilasciatogli dall’Ambasciata Italiana.

Quindi è stato individuato a bordo del volo proveniente proprio da Santo Domingo ed in arrivo domenica scorsa con destinazione Milano - Malpensa. Lì ad attenderlo ha trovato i militari dell’Arma, che lo hanno arrestato ed associato alla casa circondariale di Busto Arsizio (VA), per l’espiazione della pena.

Seguici sui nostri canali