L'allevatore che organizzava combattimenti tra cani, maiali e cinghiali torna alla carica: rivuole i suoi animali
Si è presentato al canile e ha minacciato il personale del centro. Ha anche tentato di bloccare l'uscita con la sua auto. La situazione è disperata
C'è qualcosa di veramente assurdo nella vicenda che vi raccontiamo. Ci sono elementi che davvero non si riescono a spiegare. Partiamo dalla "sete" di violenza, probabilmente motivata da una ricerca spasmodica di denaro. E c'è l'abuso nei confronti degli animali. Infine ci sono le "pieghe" della legge tra le quali, purtroppo, c'è chi riesce ancora a far sentire la propria voce nonostante dovrebbe solo, secondo noi, provare vergogna per quanto commesso.
Allevatore orco usa i cani per combattimenti
Riavvolgiamo il filo e tentiamo di raccontare una brutta storia che affonda le proprie radici nel 2011. In quell'anno, infatti, i Carabinieri fanno una scoperta shock a Spinea: si tratta di un capannone di proprietà di un allevatore nel quale si organizzavano, pensate, combattimenti tra cani e tra cani e maiali e cinghiali. Una vera assurdità nel 2023. Eppure...
Ora rivuole indietro i cani maltrattati
A questo ritrovamento ha fatto seguito una regolare denuncia e i cani, ben sette, furono affidati a un'azieda agricola. L'allevatore "orco" però riuscì a riappropriarsi di uno dei cani, gli altri li lasciò perdere, non se ne curò più. E il Comune li trasferì in canile. Ora la situazione è però delicatissima, come "denuncia" il gruppo Centopercentoanimalisti: due di questi cani, che erano in condizioni di salute davvero precarie, furono affidati al rifugio Enpa di Ponzano in provincia di Treviso.
Una situazione davvero delicata
E l'allevatore l'ha scoperto: ora li rivuole indietro, sembra pronto a tutto, si è presentato tre volte negli ultimi giorni minacciando gli operatori dell'Ente. Ha anche fatto di più, bloccando l'uscita con l'auto, inveendo violentemente, tanto che è stato necessario l'intervento dei Carabinieri.
"Conosciamo il suo nome, e prenderemo seri provvedimenti se continuerà a minacciare e perseguitare i due poveri Animali, che solo ora cominciano a vivere una vita migliore", hanno dichiarato i referenti di Centopercentoanimalisti.