Ormai il modus operandi di questi banditi è sempre lo stesso. Ed è per questo che si sono “guadagnati” il soprannome. Ma la situazione ormai è davvero tesa, c’è chi ha paura, e i commercianti non ne possono più di fare la conta dei danni…
La banda del tombino colpisce ancora: commercianti di Mestre pronti a un’azione di gruppo
“La situazione preoccupa – confida un commerciante, un macellaio di Mestre – Io che vengo qui alle cinque di mattina, o alle 4.30, da solo, è preoccupante”. “Hanno spaccato la vetrata – continua un altro negoziante – Hanno usato un tombino e hanno messo le mani sul fondocassa. Praticamente nulla, sono più i danni che il resto”.
E’ stata ormai ribattezzata la banda del tombino perché la tecnica è sempre la stessa. Il disco di ghisa viene utilizzato per sfondare le vetrate e farsi largo all’interno di un esercizio commerciale e poi rubare quanto più possibile. Ma nella maggior parte dei casi è stato più il danno del maltolto.
“Sono stanto di una situazione di questo tipo – aggiunge un altro imprenditore – Ci rendono difficile lavorare. Già ci troviamo in un momento economico e sociale molto particolare, e questi episodi vanno ad aggravare la nostra situazione”.
Decine i casi nelle ultime settimane tra Mestre e dintorni. Una situazione che sta esasperando esercenti e commercianti.
“Siamo in tanti ad aver subito questo tipo di furto – prosegue un negoziante – E gli episodi continuano a succedere. Non si fermano mai. Chiediamo maggiori attenzioni da parte delle istituzioni a questo “caso”.
Le vittime confermano la presenza delle Forze dell’ordine, confermano la loro disponibilità ma chiedono comunque, maggiori tutele e ipotizzano azioni comuni per garantire più sicurezza