Joe Bastianich in missione in Ucraina: ha salvato i famigliari della jesolana Alina
Il padre della donna, invece, a 64 anni ha scelto di restare, e così anche il nipote di 19 anni.
L'imprenditore nei suoi nuovi panni di inviato delle Iene è riuscito a strappare alla barbarie della guerra i parenti della donna che vive a Jesolo.
Joe Bastianich in missione in Ucraina: ha salvato i famigliari della jesolana Alina
E' arrivato a Krakovets, a pochi chilometri da Leopoli, proprio il giorno dopo l'offensiva russa. E si è trovato di fronte a uno scenario tragico. Donne e bambini che avevano bisogno di ogni bene di prima necessità, dal cibo all'acqua, ma anche di pannolini e carta igienica. Sono stati tutti costretti a scappare di punto in bianco, lasciando ogni cosa, le proprie case, la propria normalità. Joe Bastianich, nei suoi nuovi panni come inviato delle Iene, sta facendo la differenza.
Come tanti, occorre dirlo, ma con la "forza" che deriva dalla sua notorietà, ovviamente, i suoi gesti possono essere ancora più di impatto. E generare altre catene di solidarietà oltre a quelle che in questi giorni drammatici stanno già facendo il giro del mondo, mettendo in connessione popoli distanti, in una grande catena, grande come un abbraccio. L'imprenditore Joe Bastianich si è dunque portato al confine tra Polonia e Ucraina per aiutare, nello specifico, Alina, una donna ucraina residente in Italia, a Jesolo. Lo ha riferito anche poco fa il Governatore del Veneto Luca Zaia:
"Un viaggio che lo ha colpito anche per motivi personali - ha spiegato, riportando le parole dell'imprenditore - La sua famiglia è stata costretta ad emigrare dall'Istria, ha vissuto nei campi di accoglienza, grazie alla Caritas si è trasferita in America. Anche queste erano persone normali, avevano una casa, un'auto, un lavoro, da un giorno all'altro hanno dovuto fare le valigie e partire per sempre o per chissà quanto...".
Secondo quanto riferito, però, il padre di Alina, 64 anni e il nipote di 19 anni, hanno deciso di restare in Ucraina per combattere a fianco dell'esercito regolare del Paese, tentando di resistere agli attacchi dell'offensiva ordinata da Putin.
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