Irregolarità in 14 cantieri edili veneziani: 29 imprenditori sanzionati e 28 aziende sospese
Gli accertamenti sono stati finalizzati a garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
29 imprenditori sanzionati e 28 aziende sospese: è questo l’esito dei controlli che i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, congiuntamente ai militari del Comando Provinciale di Venezia, hanno eseguito dall’inizio dell’anno in 14 cantieri edili della provincia di Venezia.
Irregolarità in 14 cantieri edili veneziani: 29 imprenditori sanzionati e 28 aziende sospese
Gli accertamenti erano finalizzati a garantire il rispetto della normativa a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nei cantieri dei comuni di Chioggia, San Donà di Piave, Caorle, Cavallino Treporti, Jesolo e Bibione, impegnati nei lavori di miglioramento energetico (bonus 100%) e per la realizzazione di edifici, le forze dell’ordine hanno rilevato varie irregolarità in materia di sicurezza sul lavoro: dall’assenza dei piani operativi di sicurezza alla non conforme collocazione dei ponteggi, con conseguenti correlati rischi di caduta nel vuoto. L’attività ha consentito di individuare anche nr. 8 lavoratori “in nero”. L’attività ha consentito di accertare un quadro allarmante legato ad un indice di irregolarità pari al 93% circa.
Di seguito i risultati conseguiti:
- 14 cantieri controllati;
- 31 aziende controllate
- 75 lavoratori controllati;
- 4 lavoratori in nero di cui 3 privi di permesso di soggiorno (clandestini);
- 28 sospensioni dell’attività d’impresa;
- 55 le violazioni in materia di sicurezza accertate;
- 330.000,00 euro di sanzioni irrogate.
I casi più significativi
Chioggia:
Sanzioni per 60.000 euro. Si tratta di tre cantieri edili situati in pieno centro abitato, all’interno del quale operavano numerose imprese in sub-appalto operanti per la realizzazione di edifici ad uso abitativo e per la ristrutturazione degli stessi. Nel corso delle verifiche sono state riscontrate violazioni in ordine alla: mancanza, nei ponteggi allestiti quasi completamente o in diversi punti, delle protezioni contro le cadute verso il vuoto; mancata formazione sulla sicurezza degli operai; mancato rispetto delle norme sulla viabilità e assenza di piani operativi di sicurezza. Il cantiere è stato sospeso per poi essere riaperto a seguito della regolarizzazione delle criticità riscontrate. Sono stati, inoltre, identificati tre lavoratori in nero, di cui 2 clandestini sul territorio nazionale.
Bibione:
Sanzioni per 25.000 euro. Si tratta di un cantiere edile situato in Viale Europa, all’interno del quale operavano tre imprese in sub appalto, operanti per la realizzazione di un edificio ad uso abitativo. Anche in questo caso sono state riscontrate violazioni in ordine alla: mancanza nei ponteggi allestiti, quasi completamente o in diversi punti, delle protezioni contro le cadute verso il vuoto; mancata formazione sulla sicurezza degli operai; mancato rispetto delle norme sulla viabilità. Il cantiere è stato sospeso per poi essere riaperto a seguito della regolarizzazione delle criticità riscontrate.
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Cavallino Treporti:
Sanzioni per 70.000 euro. Si tratta di un cantiere edile situato in Via delle Batterie, all’interno del quale operavano tre imprese in sub-appalto, operanti per la realizzazione di un edificio ad uso abitativo. In questo caso, oltre alla mancanza nei ponteggi allestiti delle protezioni contro le cadute verso il vuoto, alla mancata formazione sulla sicurezza degli operai, al mancato rispetto delle norme sulla viabilità e alla mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale, sono stati identificati nr.2 lavoratori dell’Est Europa, privi di permesso di soggiorno. Il cantiere è stato sospeso per poi essere riaperto a seguito della regolarizzazione delle criticità riscontrate.
Caorle:
Sanzioni per 90.000 euro. Si tratta di un cantiere edile situato in Via Nicesolo nr.4, all’interno del quale operavano sei imprese in sub-appalto, operanti per la realizzazione di un edificio ad uso abitativo. Qui sono state riscontrate violazioni in ordine alla mancanza delle protezioni contro le cadute verso il vuoto, alla mancata formazione sulla sicurezza degli operai, al mancato rispetto delle norme sulla viabilità e alla mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale. Sono stati identificati nr. 17 lavoratori di cui uno in nero e tre artigiani, regolarmente iscritti al Registro delle Imprese, la cui posizione celava un vero e proprio rapporto di lavoro subordinato con le imprese committenti. Per gli stessi si è operata la riqualificazione del rapporto di lavoro con contestuale recupero di contributi (non ancora quantificati) e sanzioni amministrative per un importo di 18.000.