All'ospedale di Dolo

Ingegnere 53enne muore dopo il ricovero in Psichiatria, due indagati

Andrea Baratto è morto nella notte fra mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio 2024

Ingegnere 53enne muore dopo il ricovero in Psichiatria, due indagati
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Andrea Baratto, ingegnere 53enne di Salzano, è morto nella notte fra mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio 2024 nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Dolo, dopo essere stato ricoverato. Al momento un medico e un infermiere sono indagati per la morte di Baratto.

Ingegnere 53enne muore dopo il ricovero in Psichiatria

Andrea Baratto aveva ripreso in mano la sua vita da circa cinque anni, dopo averne passati circa una decina di cure dopo la diagnosi di un disturbo psichiatrico, nel 2018 i suoi problemi sembravano essere superati.

Andrea Baratto

A fine febbraio 2024 però i disturbi si sono ripresentati e i familiari di Baratto lo hanno portato in Pronto Soccorso a Dolo dove è stato ricoverato nel Reparto di Psichiatria mercoledì 28 febbraio 2024.

Poche ore dopo il ricoverò però, in quello stesso reparto, nella notte tra il 28 e il 29 febbraio Andrea Baratto è morto. I familiari, informati la mattina seguente hanno presentato un esposto in procura per far luce sulla vicenda. L'esito dell'autopsia, che verrà effettuata domani, potrà chiarire le cause della morte del 53enne e in particolare che ruolo hanno avuto i farmaci che gli sono stati somministrati.

Al momento un medico e un infermiere sono indagati dalla procura di Venezia con l'ipotesi di omicidio colposo per la morte di Baratto.

I consiglieri regionali PD: "Doveroso far luce"

"Quello di Andrea Baratto è l'ultimo di una serie di casi che impongono una riflessione seria e che richiedono un intervento istituzionale, fatto di investimenti, sulla salute mentale in Veneto", hanno dichiarato in una nota i consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis assieme all'assessore al sociale del Comune di Dolo, Chiara Iuliano..

Nel rivolgere il cordoglio alla famiglia di Andrea Baratto, gli esponenti dem sottolineano che:

"E' fondamentale fare chiarezza su quanto accaduto. Se questa tragedia non può essere oggetto di strumentalizzazione politica, inevitabilmente impone però alla politica un dibattito serio. Da tempo l'ambito della salute mentale soffre di profonde carenze in termini di personale e di investimenti. La Regione, sollecitata ripetutamente ad assumere misure di rafforzamento di questo ambito delicato, è chiamata a dare un cambio di passo".

Il precedente di Bruno Modenese

La morte improvvisa di Andrea Baratto, infatti, si ricollega a una vicenda avvenuta pochi mesi fa all'ospedale civile di Venezia. Il 19 settembre 2023, Bruno Modenese, 45enne di Pellestrina, è deceduto nel reparto di Psichiatria dove si era fatto ricoverare volontariamente tre giorni prima. Il 16 settembre era stato portato in pronto soccorso per essere ricoverato nel reparto di psichiatria, nonostante fosse in cura al Centro di salute mentale dell'Ulss 3 Serenissima si sentiva teso e non riusciva dormire.

Nel riquadro Bruno Modenese

Il giorno seguente, però, è stato trasferito in terapia intensiva, in coma, con un edema cerebrale diffuso, fratture allo zigomo e al naso. Dal coma il 45enne non si è più risvegliato.

I risultati preliminari dell'autopsia, eseguita lo scorso 5 ottobre 2023, avevano evidenziato che Modenese è deceduto a causa di danni cerebrali, con evidenti segni di percosse al volto e al costato. Ma ulteriori analisi effettuate sul sangue hanno rivelato la presenza di tracce di un sedativo non riportato nella sua cartella clinica.

Per la morte di Modenese sono cinque gli indagati: due infermieri e un medico di psichiatria e due medici del pronto soccorso.

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