Indagato il comandante del catamarano: lo skipper è accusato di omicidio colposo
Domani l'autopsia della 17enne. Studenti a sindacati manifestano a Mestre: "Non si può morire di lavoro"

Un salto dalla barca alla banchina, un gesto di routine per chi vive il mare ogni giorno. Ma sabato pomeriggio, alla darsena di Sant’Elena a Venezia, quel gesto si è trasformato in tragedia. Anna Chiti, 17 anni, studentessa dell’Istituto nautico Venier di Malcontenta, è scivolata in acqua mentre tentava di risalire a bordo di un catamarano turistico.
L'incidente
Secondo quanto ricostruito finora, grazie anche alle immagini di un video di sorveglianza, durante l’ormeggio, una cima le si è attorcigliata attorno al braccio e, finendo impigliata nell’elica ancora in funzione, l’ha trascinata sotto, lasciandole scampo.

Il motore era acceso per facilitare le manovre, complicate dal vento che soffiava a circa 30 km/h. Tutto è avvenuto in pochi attimi. I turisti e il comandante della barca hanno cercato inutilmente di soccorrerla. Anna, appassionata di nautica e poliglotta, era a bordo per aiutare nella gestione dei passeggeri facendo da interprete, anche se non risultava assunta con un regolare contratto.
Indagato per omicidio colposo il comandante del catamarano
La Procura di Venezia ha aperto un’indagine per omicidio colposo. Al centro dell’inchiesta, la posizione dello skipper, Andrea Ravagnin, 35 anni, anche lui di Malcontenta. Ravagnin è ora formalmente indagato, con l’accusa di aver affidato a una minorenne mansioni per le quali non era adeguatamente formata. Il pubblico ministero Stefano Buccini ha disposto anche l’autopsia sul corpo della ragazza per chiarire con esattezza dinamica e cause del decesso.
Andrea Ravagnin, il comandante del catamarano, ha espresso profondo dolore per l’accaduto, spiegando di essere sconvolto e incapace di darsi pace. Ha raccontato di non riuscire più a dormire dal giorno della tragedia e di non comprendere come una simile fatalità possa essere successa. Conoscendo bene Anna e la sua famiglia, ha detto di sentirsi particolarmente colpito dalla vicenda. Ha ribadito la sua disponibilità a collaborare pienamente con la magistratura, manifestando la volontà che venga fatta completa chiarezza su quanto accaduto.
"C'è esclusivamente il massimo rispetto per il dolore per una ragazza che non c'è più. Si tratta di una tragedia immane e si devono rispettare gli accertamenti in corso. Ovviamente si è a completa disposizione della magistratura", ha sottolineato Augusto Palese, avvocato dello skipper Andrea Ravagnin, al TGR Veneto.

Studenti a sindacati in piazza: "Non si può morire di lavoro"
Martedì 20 maggio 2025, alle 18, è stato organizzato un presidio davanti alla stazione di Venezia, promosso da Cgil, Udu e Rete degli studenti medi, per chiedere maggiore sicurezza e formazione per i giovani nei luoghi di lavoro e per ricordare Anna:
"Nel momento in cui uno stato offre solo un lavoro precario, si va ad accettare anche lavori poco sicuri e che non offrono ad esempio contratti. Sono migliaia gli studenti che durante le stagioni turistiche accettano lavori in nero e senza sicurezza solo per sopravvivere", ha dichiarato Micol Papi della Rete degli Studenti Medi al TGR Veneto.




