Incidente sul lavoro a Marghera, morto l'operaio specializzato 50enne Luciano Crepaldi
L'uomo era un dipendente della Carpenterie Ferrari, lavorava però alla Pilkington che, nell'ambito della tragedia, ha preso le distanze da quanto accaduto, affermando di non avere alcuna responsabilità...
Non ce l'ha fatta l'operaio 50enne Luciano Crepaldi, colpito da un mezzo mentre stava lavorando negli spazi della Pilkington di Porto Marghera.
Incidente sul lavoro a Marghera, morto l'operaio specializzato 50enne Luciano Crepaldi
Un altro incidente sul lavoro in Veneto. L'ennesimo, purtroppo, con un esito mortale. Una pala che si sarebbe mossa più del dovuto, avrebbe colpito un mezzo fermo che si sarebbe poi spostato andando a centrare l'operaio 50enne Luciano Crepaldi. Un urto violentissimo, che ha provocato delle ferite molto serie, purtroppo, per l'uomo, un operaio specializzato della ditta Carpenterie Ferrari, morto dopo una settimana dall'incidente, all'ospedale dell'Angelo di Mestre.
Era residente a Cavarzere e lascia moglie e due figlie. Una morte improvvisa, quella di Crepaldi, che immediatamente era stato soccorso sul posto e trasferito al nosocomio cittadino e che non era sembrato inizialmente in pericolo di vita, per quanto le sue condizioni di salute fossero decisamente gravi. Ma dopo aver lottato con coraggio sul letto d'ospedale, non ce l'ha fatta.
L'incidente si è verificato all'interno degli spazi della Pilkington di Porto Marghera, ma nessuno dei soggetti coinvolti sembra sia un dipendente diretto della ditta. La vittima, infatti era un dipendente della Carpenterie Ferrari, in azione come manutentrice esterna nello stabilimento di via delle Industrie.
L'annuncio della Filtcem Cgil
“Apprendiamo la dolorosa notizia di un grave incidente sul lavoro, presso lo stabilimento Pilkington di Porto Marghera (Venezia), che ha causato la morte di un lavoratore addetto ad operazioni di manutenzione per conto di una ditta appaltatrice. Nell’ esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi del lavoratore non possiamo tacere l’orrore che proviamo di fronte alla tragedia dei lavoratori che quotidianamente sono vittime di incidenti mortali sul lavoro”, così il segretario nazionale della Filctem Cgil, Sonia Tosoni, questo pomeriggio commentando la morte dell’operaio, avvenuta il 27 gennaio scorso dopo alcuni giorni di terapia intensiva.
“Il 2021 – ha proseguito Sonia Tosoni - si è chiuso con 1221 vittime del lavoro mentre il primo mese del 2022 vede già più di 80 decessi da lavoro, tra cui il giovanissimo Lorenzo, il diciottenne morto a Udine nell’ultimo giorno del suo stage. Uno scempio ingiustificabile a cui assistiamo tutti i giorni, per questo continueremo, con determinazione, a sollecitare il legislatore per indurlo ad operare urgenti interventi di perfezionamento delle attuali norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, con l’obiettivo di renderle esigibili attraverso maggiori e sistematici controlli da parte delle autorità preposte”.
“Riteniamo imperdonabile – ha concluso il segretario nazionale della Filctem Cgil - il ritardo di provvedimenti necessari per impedire che la logica del profitto continui a mettere a rischio la salute e la vita dei lavoratori. Non appena sapremo dalle indagini in corso la dinamica dell’incidente e le relative responsabilità valuteremo le azioni sindacali da mettere in campo, per ora ci stringiamo nel dolore della famiglia”.