a Enemonzo

Il sassofonista di Portogruaro Mauro Darpin precipita in montagna e perde la vita

La tragedia è avvenuta poco dopo le 14 di domenica 7 dicembre 2025, a perdere la vita anche il cugino Sandro Valent

Il sassofonista di Portogruaro Mauro Darpin precipita in montagna e perde la vita

Poco dopo le 14 di domenica 7 dicembre 2025, Mauro Darpin, 60 anni, sassofonista e compositore di Portogruaro, e il cugino Sandro Valent, imprenditore di Udine, sono precipitati per circa 30 metri in un canale sotto una parete rocciosa di fronte al campo volo di Enemonzo, in Friuli Venezia Giulia.

Muoiono il sassofonista Mauro Darpin e il cugino Sandro Valent

I due si trovavano in zona con un amico per raccogliere del vischio. Secondo quanto riferito, il cedimento di un ramo avrebbe fatto cadere uno di loro; l’altro sarebbe scivolato nel tentativo di aiutare il cugino. L’amico ha immediatamente chiamato i soccorsi.

La Sores FVG ha attivato la stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino, mentre un elicottero regionale, impegnato in un’esercitazione sullo Zoncolan, è stato dirottato sul posto. Tecnici del Cnsas e un medico sono stati calati con il verricello per la verifica delle condizioni: per entrambi gli uomini non c’era più nulla da fare.

I corpi recuperati nel canale

Dopo l’autorizzazione della magistratura, due soccorritori del Cnsas e due della Guardia di Finanza sono stati calati nel canale, particolarmente scivoloso e stretto. L’elicottero ha effettuato più rotazioni per recuperare le salme e riportare in quota tutto il personale coinvolto.

Chi era Mauro Darpin

Figura di riferimento nella scena jazz del Nordest, Darpin aveva studiato al Conservatorio Tartini di Trieste e completato il biennio specialistico al Conservatorio Steffani di Castelfranco. Aveva collaborato con numerosi musicisti veneti e friulani e con l’Abbey Town Jazz Orchestra aveva accompagnato artisti come “Maceo” Parker, Tony Hadley e Renzo Arbore.

Aveva inciso “Bricolage” (2012) per Caligola Records e “Geography” (2019) per Artesuono.

La comunità musicale e culturale del territorio lo ricorda per il talento, la sensibilità artistica e l’impegno nella didattica e nella produzione musicale.

Il ricordo

In tanti su Facebook hanno rivolto un pensiero a Mauro. Ecco alcuni post dedicati a lui:

“Mauro era una persona precisa, meticolosa, attenta, nella vita come in tutto ciò che faceva. Lo era nel suo lavoro di dipendente INPS, che svolgeva con serietà e senso del dovere. Lo era anche nel suo secondo lavoro, la musica: era un musicista, suonava il sax, insegnava musica, e metteva passione e rispetto anche lì.

Ma soprattutto, Mauro ha sempre cercato di aiutare gli altri. Lo so per esperienza diretta: mi ha aiutato tantissime volte, senza clamore, senza chiedere nulla in cambio. Per questo non mi stupisce affatto che, anche in una situazione pericolosa, abbia cercato di aiutare il cugino caduto. Era semplicemente nel suo modo di essere.

Domenica io non ero in montagna con lui, ma sentire racconti che parlano di imprudenza o superficialità fa male. Il cugino sopravvissuto ha detto che non è vero, e questo dovrebbe bastare per fermarsi e avere rispetto. Oggi Mauro avrebbe dovuto essere allo sportello INPS, a fare il suo lavoro come sempre. Invece ci ritroviamo a difendere la sua memoria da etichette ingiuste.

Dietro questa tragedia c’è una persona vera. Una persona che lavorava, insegnava, suonava, aiutava”.

Altri amici e colleghi scrivono:

“L’improvvisa scomparsa di Mauro giunge come un fulmine a ciel sereno, per me e per l’intera comunità del Jazz del nordest, lasciandoci tutti attoniti. La notizia mi ha provocato un dolore enorme. Mauro ed io abbiamo condiviso molto. Negli anni 80 (1984? 1985? O più tardi?) condividemmo la stanza a Perugia, a casa di una nostra comune amica, che ci ospitò per permetterci di frequentare Umbria Jazz Clinics (i corsi estivi di Jazz che all’epoca erano tenuti dalla Duke University, corsi diretti da Paul Jeffrey).

In seguito, per alcuni anni, ci siamo frequentati e abbiamo suonato insieme. Poi ci siamo persi di vista, qualche volta abbiamo nuovamente suonato insieme per poi perderci nuovamente di vista, ma negli ultimi anni ci siamo ribeccati grazie al nostro caro amico Corrado Occari (il nostro dentista, a sua volta sensibile pianista).

Mauro era una persona semplice e meravigliosa, sensibile e solidale. Non mi sorprende che abbia dato la vita cercando di salvare un amico. È proprio Mauro. Approfitto delle foto pubblicate dagli amici Luigi Pellissetti e Gianpaolo Rinaldi (la seconda foto, scattata da Gianpaolo mentre registravano l’ultimo suo CD, insieme a Luca Colussi e Alessandro Turchet). Mi stringo in un abbraccio collettivo esteso alla sua famiglia e a tutte le amiche e gli amici che come me gli volevano tanto bene e soffrono profondamente questa enorme perdita.

Il mondo era un posto migliore quando c’era Mauro”.

“Apprendendo con sgomento della prematura scomparsa del Maestro Mauro Darpin che per tanti anni ha fatto parte del nostro corpo docenti, l’Associazione MUSIC Village vuole esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici più stretti. Buon viaggio Mauro, e grazie per tutti gli anni passati insieme”.

“È davvero molto triste apprendere della tragica scomparsa di Mauro Darpin. Qui ritratto in una foto durante le registrazioni del suo nuovo album non ancora pubblicato.

Persona gentile e riservata che amava la musica e che spesso ho incontrato anche in occasione di concerti dove faceva parte della sezione fiati. Grande dispiacere ed incredulità su quanto è accaduto”.