Il Fondaco dei Tedeschi chiuderà ad aprile, per i 225 dipendenti ricollocamenti e buonuscite
Raggiunto un accordo tra la direzione aziendale di DFS Italia e i sindacati: "Un significativo supporto al reddito del personale interessato dalla procedura".
A due mesi di distanza dalla comunicazione ufficiale di chiusura definitiva del Fondaco dei Tedeschi, giungono novità significative per i 225 dipendenti che lavorano nel polo commerciale del lusso situato nel cuore di Venezia.
DFS Italia, che gestisce il Fondaco e fa capo a Louis Vuitton, e i sindacati hanno raggiunto un'ipotesi di accordo per dare un "supporto al reddito del personale interessato dalla procedura". L'intesa si concretizzerà sottoforma di buonuscite e ricollocazioni dei dipendenti.
Fondaco dei Tedeschi, ricollocamenti e buonuscite per i 225 dipendenti
"In data odierna si è raggiunta l’ipotesi di accordo tra la direzione aziendale di DFS Italia Srl, assistita dagli uffici sindacali di Confcommercio, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil - Fisascat Cisl - Uiltucs e le rappresentanze sindacali aziendali delle tre sigle presenti al tavolo".
Sostegno al reddito, formazione e ricollocazione. Sono i tre pilastri dell'ipotesi di accordo di tutela dei 225 dipendenti del Fondaco dei Tedeschi che fino ad aprile rimarranno senza lavoro.
"Tale ipotesi, formulata congiuntamente a seguito di un ampio e preventivo confronto avvenuto su più battute negli ultimi mesi tra l’azienda e le organizzazioni sindacali, sarà sottoposta ai lavoratori e alle lavoratrici nel corso dell’assemblea che si terrà nei prossimi giorni. Il documento prevede un significativo supporto al reddito del personale interessato dalla procedura. La soluzione individuata è stata fortemente voluta da tutti gli attori presenti al tavolo e sarà declinata in base all'anzianità di lavoro in azienda.
Nel documento sono previste, inoltre, misure formative, di riqualificazione e ricollocazione rivolte alle figure professionali presenti all’interno della società DFS Italia Srl utilizzando sia i canali disponibili del gruppo LVMH sia individuando azioni strategiche da concordare con le istituzioni della città metropolitana di Venezia".
Nei mesi scorsi la società DFS, che fa capo al gruppo Louis Vuitton, aveva annunciato la chiusura del polo commerciale del lusso a Rialto, nel cuore di Venezia. Una decisione irreversibile, a causa della crisi internazionale che ha colpito la moda e il lusso.
L'azienda si era detta disponibile a rendere meno traumatico il licenziamento.
La prima mossa è stata accogliere le richieste economiche dei sindacati, riconoscendo una buonuscita che varia da un minimo di 2 a un massimo di 19 mensilità a seconda dell'anzianità di servizio. Si aprono poi possibilità di formazione e ricollocazione anche all'interno delle società del gruppo Louis Vuitton.
L'accordo raggiunto tra aziende e sindacati sarà ora sottoposto alla valutazione dei lavoratori che si riuniranno in assemblea il prossimo giovedì 16 gennaio 2025.
"Cercheremo, assieme all'unità di crisi, di dare questa informativa ai lavoratori al tavolo - ha dichiarato Nicola Pegoraro della Fisascat Cisl alla Tgr Rai Veneto -, e di tenere aperta questa situazione in modo che, se succedesse qualcosa, l'unità di crisi e l'assessorato al lavoro della Regione Veneto ci potrebbe dare una mano su un eventuale ammortizzatore sociale".
Si cercano investitori per nuove attività nel Fondaco
I sindacati si rivolgono poi alle Istituzioni veneziane perché trovino investitori disposti ad avviare nuove attività nel palazzo di origini duecentesche di proprietà del gruppo Benetton.
Lo scorso 12 dicembre 2024, in occasione del tavolo tecnico tra Unità di Crisi di Regione Veneto, sindacati, DFS Italia, Dekus e rappresentanti di LVHM, l'assessore regionale al Lavoro Valeria Mantovan aveva dichiarato:
"Come Regione, abbiamo quindi invitato la proprietà dell’immobile ad avviare nuove interlocuzioni finalizzate al subentro di un nuovo soggetto con un differente modello di gestione".