Ignora il divieto: 17enne si tuffa dal pontile e rischia la paralisi alle gambe
Il giovane ha battuto la testa sul fondale davanti a piazza Mazzini. L’associazione dei bagnini chiede un confronto con il Comune e una segnaletica più chiara

Un tuffo in mare davanti alla centralissima piazza Mazzini, a Jesolo, per trasformare un pomeriggio tra amici in una corsa contro il tempo.
Colpito da una lesione vertebrale
Un ragazzo di 17 anni, residente a Motta di Livenza, si è lanciato da un pontile ignorando il cartello di divieto di tuffo. Il fondale era troppo basso e il giovane ha sbattuto la testa, riportando una lesione vertebrale. Una volta riemerso, ha subito capito la gravità della situazione: non sentiva più le gambe e ha chiesto aiuto.
Gli amici, spaventati, lo hanno riportato sul pontile e chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza ed elisoccorso, oltre alla Guardia costiera di Jesolo, coordinata dalla comandante Valeria Gargano. Il ragazzo è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è stato ricoverato in neurochirurgia e sottoposto nella notte a un intervento chirurgico delicatissimo. La prognosi resta riservata, ma il timore è che possa rimanere paralizzato agli arti inferiori.
I bagnini chiedono un tavolo con il Comune
L’incidente ha riacceso un allarme che si ripete ogni anno all’inizio della stagione balneare. A chiederne conto è Guido Vianello, presidente dell’Associazione nazionale assistenti bagnanti (Anab), che ha rivolto un appello all’amministrazione comunale per aprire un tavolo di confronto.
"La morfologia del fondale è cambiata – ha spiegato – in alcuni punti l’acqua è troppo bassa per permettere tuffi sicuri. Serve una segnaletica più chiara, messaggi ben visibili e campagne informative rivolte soprattutto ai giovani".
L’obiettivo è prevenire, non arrivare a decisioni drastiche come la chiusura dei pontili, già avvenuta durante la pandemia.
Anche il sindaco di Jesolo, Christofer De Zotti, ha espresso la volontà di collaborare:
"Siamo pronti a migliorare la segnaletica e proseguire con le campagne di sensibilizzazione, alcune già avviate con la partecipazione della campionessa Tania Cagnotto".
I pontili, inoltre, secondo alcune proposte, potrebbero essere riconvertiti in punti di imbarco turistico, limitandone l’uso ricreativo per prevenire incidenti.
Intanto, l’intera comunità attende con apprensione aggiornamenti sulle condizioni del giovane. Una tragedia che poteva essere evitata e che riapre un dibattito annoso: quello sulla sicurezza in spiaggia, soprattutto per i più giovani.