Frode nel settore pubblicitario e web marketing, sequestri per 10 milioni di euro
I finanzieri hanno ricostruito un giro di false fatturazioni, emesse e ricevute, che supera i 64 milioni di euro
I finanzieri del Comando Provinciale di Venezia, su delega della Procura della Repubblica, hanno eseguito perquisizioni e sequestri d'urgenza di denaro, beni immobili e autovetture, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, nelle province di Venezia, Padova, Milano, Roma e Bolzano.
Frode nel settore pubblicitario e web marketing
L’indagine, condotta dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, ha portato alla luce un’organizzazione strutturata con ramificazioni internazionali, impegnata nella creazione e nell’uso di fatture per operazioni inesistenti nei settori della pubblicità e del web marketing.
È emerso che due società della provincia di Venezia, attive nel settore pubblicitario, hanno orchestrato un’evasione fiscale sistematica. Questo è stato reso possibile dall’utilizzo di costi fittizi generati da diverse società "cartiere" sparse in Italia, tutte riconducibili a una regia unitaria.
I finanzieri hanno così ricostruito un giro di false fatturazioni, emesse e ricevute, che supera i 64 milioni di euro.
Periodicamente, i responsabili della frode trasferivano i proventi illeciti su conti bancari di società situate nell’Europa dell’Est, create appositamente per questa operazione e legate all’organizzazione. I trasferimenti venivano giustificati con documenti fiscali falsi emessi da queste società estere.
Una volta accreditate sui conti esteri, le somme venivano prelevate da un cittadino britannico, membro dell’organizzazione, che riportava il denaro contante in Italia, restituendolo alla rete criminale.
Attualmente sono coinvolti nell'inchiesta 27 individui e 28 società, di cui 9 con sede all'estero.