Finiscono all'ospedale dopo la mangiata di Sushi a San Donà di Piave (ma il locale è a norma)
Molte persone che la sera avevano cenato allo Yolo Sushi sono risultate infette da norovirus riscontrato nella tipica alga della cucina orientale
Un caso di intossicazione alimentare ha colpito l’intera clientela di un ristorante giapponese a San Donà di Piave: la causa è stata ricondotta a un’alga tipica della cucina orientale, solitamente utilizzata per il sushi. Ad oggi, le conseguenze si fanno sentire sul locale che, nonostante la sventurata vicenda, è risultato in regola con le norme igienico-sanitarie.
La vicenda
“Yolo Sushi” è il ristorante di sushi ed elemento comune ai pazienti che si sono recati in massa presso l’Ospedale di San Donà di Piave o alla Guardia Medica, presentando tipici sintomi da intossicazione alimentare quali nausea, vomito, crampi addominali e dissenteria.
A fronte delle segnalazioni, l’Ussl 4 ha immediatamente iniziato la ricerca all’agente contaminante ritrovato nelle persone infette, rilevando la corretta conservazione di pesce e altri alimenti, oltre allo stato del locale ritenuto a norma.
Le analisi hanno rinvenuto la presenza di un virus che prende il nome di “norovirus”, le cui tracce sono state trovate nell’alga wakame, usata nella preparazione del piatto tipico giapponese di pesce crudo e riso.
Cos'è il norovirus
I norovirus, scoperti e isolati nel 1972, sono tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica e costituiscono una seria problematica alla sicurezza alimentare. Di norma non comportano gravi complicazioni e la malattia si devolve in un paio di giorni; solitamente l’unica misura utile è quella di rintegrare i liquidi persi assumendo molta acqua.
Al momento, non esiste un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino preventivo; dunque, solo misure molto stringenti, a partire da un’accurata igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi, possono prevenirne la diffusione.
Parla il titolare
Il gestore del locale di via Como, Chen Qunce, ha raccontato che la fornitura dell’alga proveniva da Bologna e che il lotto contaminato è stato bloccato alla vendita. Per quanto riguarda il locale, non sono state previste sanzioni in quanto le analisi di laboratorio hanno confermato la sua agibilità.
A detta del personale sanitario, le indagini sono ancora in corso per verificare la presenza dell’alga infetta anche in altri ristoranti orientali del Veneto; un possibile caso è stato riscontrato a Jesolo. Oggi però, la clientela allo Yolo Sushi è diminuita, probabilmente per il timore generale di essere contaminati, ma il responsabile assicura che il locale non è a rischio infezione.
Il titolare del “Yolo sushi”, Chen Qunce, spiega cosa è successo a qualche giorno di distanza:
“Noi abbiamo preso le alghe da un fornitore di Bologna, l’Ussl di San Donà è arrivata e hanno fatto una serie di analisi alimentari sul pesce, salmone, tonno e salse, ed è risultato tutto regolare. Hanno anche controllato la pulizia e siamo a norma: è stato ritrovato qualcosa su carni e le alghe. Adesso abbiamo restituito le alghe al fornitore. Personalmente, è la prima volta che sento nominare questo virus, non è un tipo di virus pericoloso, è comune ad altre intossicazioni. Le persone non sono state male al locale, ma dopo.
Purtroppo, la situazione è cambiata, lo immaginavamo, ma noi siamo in regola; non è stata colpa del nostro locale, ma del fornitore che non ha fatto i dovuti accertamenti sul prodotto.”
Il Dott. Mauro Zanotto dell'Azienda Ulss 4 ha affermato:
“Sono state male delle persone che sono andate in ospedale con sintomi di intossicazione quali vomito, febbre, indisposizione. Hanno fatto dei rilievi e l’elemento comune è risultato il ristorante di sushi: su queste persone è stato rilevato un virus. Vi sono vari virus che possono condurre a tali sintomi, non solo questo, come per il cibo avariato. I sintomi si presume siano comparsi nell’immediato della notte.
Così, quando viene rilevato un sospetto di intossicazione si attivano i percorsi del caso. Il tipo di virus si chiama norovirus; quando è stato rilevato che la probabile fonte era il ristorante, il personale del Dipartimento di Prevenzione si è recato sul posto, ha fatto dei rilievi sia ambientali che prelevando campioni di elementi. Questi sono stati mandati all’istituto Zooprofilattico delle Venezie e qui le analisi hanno fatto emergere la presenza di tale virus nelle alghe utilizzate per preparare piatti di sushi.
C’è stato un possibile altro caso a Jesolo; infatti il Dipartimento di Prevenzione, come da protocollo, ha avviato il sistema di allerta rapido per alimenti che dirama la comunicazione e blocca il commercio del lotto di alghe in questione. Verranno fatte altre verifiche su altre alghe e se dovessero aver raggiunto già il ristorante queste verranno ritirate.”
Foto 1 di 9Foto 2 di 9Ristorante orientale Yolo Sushi, San Donà di Piave
Foto 3 di 9Ristorante orientale Yolo Sushi, San Donà di Piave
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