A Camponogara

Fermato lo spacciatore del rapper 21enne che in un brano predisse: "So che morirò presto per un'overdose"

Nicolò Cristian Trolese viveva con la nonna: è stata lei a trovare il suo corpo venerdì mattina. Intanto proseguono le indagini sulle cause della morte, ma bisognerà attendere l'esito dell'autopsia

Fermato lo spacciatore del rapper 21enne che in un brano predisse: "So che morirò presto per un'overdose"
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Il giovane rapper Nicolò Cristian Trolese è deceduto a soli 21 anni nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 gennaio 2024 nella sua abitazione a Camponogara. Sembrerebbe che a causare la morte del giovane sia stato un pericoloso mix di farmaci e stupefacenti.

Rapper 21enne trovato morto in casa, fermato spacciatore 22enne

Il rapper 21enne, orfano di padre, viveva con i nonni a Camponogara dopo che la madre se ne era andata. Da un anno, dopo la morte del nonno, Nicolò viveva da solo con la nonna. Una vita di sofferenza e dolore che raccontava anche nei suoi brani.

Il corpo esanime di Nicolò Trolese è stato trovato dalla nonna venerdì mattina. La donna ha immediatamente chiamato i soccorsi, ma purtroppo per il 21enne non c'è stato nulla da fare, tutti i tentativi di rianimazione sono stati vani.

Da quanto emerso dalle prime indagini, sembrerebbe che a causarne la morte sia stato un mix letale di farmaci e droga. Le indagini delle forze dell'ordine hanno infatti portato al fermo di uno spacciatore 22enne, di origini albanesi: gli inquirenti stanno accertando se abbia fornito a Nicolò la sostanza stupefacente che lo ha portato al decesso. Il pusher è stato inoltre trovato in possesso di numerose dosi di cocaina pronte per essere vendute.

Le indagini tuttavia proseguono e bisognerà attendere l'esito dell'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni, per conoscere le cause che hanno portato alla morte del 21enne.

"Giovane ragazzo morto": un brano in cui racconta la depressione

Amante della musica e aspirante rapper, Nicolò Trolese aveva pubblicato con il nome d'arte XSadCryX quattro brani sulle piattaforme Spotify e Youtube. La descrizione del suo canale di Spotify racconta bene la sua musica:

"Questa musica è quello che vivo ogni giorno. Questo è il mio mondo, questo è il mio sfogo per restare vivo. Musica triste per cuori che possono capire..."

In uno dei suoi brani, "Giovane Ragazzo Morto", descrive la sua depressione. Nel testo trapela la sua sofferenza e la lotta in questo vortice da cui non riesce ad uscire.

Ansia e depressione lo accompagnano ogni giorno, nel suo corpo scorre il "veleno" che dovrebbe aiutarlo ma "sta sempre peggio". Nel video compaiono immagini di farmaci, alcol, "gocce di Xanax". Poi ammette la triste verità:

"Nessuno ama un ragazzo d'oro".

"So che morirò presto per un'overdose"

Un altro brano significativo di XSadCryX è "Overdose". In questa canzone, pubblicata su Youtube 8 mesi fa, forse, Nicolò ha voluto annunciare un gesto estremo, in cui racconta i dubbi che lo attanagliano e l'incertezza di vivere.

"Sto accettando la realtà che sta bruciando nel mio corpo
mentre cerco di sopravvivere in questo mondo
quello che vivo ogni giorno mi sta portando nell'abisso fondo
dove non toccherò i 21, dove la felicità non è mica un lusso
dove la speranza di vivere è soltanto un brutto ricordo
fino a quando non sarò morto"

Nella prima strofa il rapper sembra prendere consapevolezza di ciò che sente, della fatica di questo vivere che è soltanto sopravvivere e la "speranza di vivere è soltanto un brutto ricordo".

"Sorgono dei dubbi sulla mia morte so che morirò presto per un'overdose
Non volevo dire questo
Ma le mie parole sono fredde come il mio cuore
ho passato il peggio e tuttora sto soffrendo
ciò che la vita mi ha dato mi sta distruggendo
come quando prendo le mie Benzo
il mio corpo è a terra senza senso"

Nel ritornello dichiara apertamente di sapere che presto morirà per un'overdose, predicendo di fatto quanto sarebbe successo 8 mesi dopo.

"Questo è ciò che vivo sto così e non c'ho un antidoto
Sono sopra un filo in equilibrio giù il patibolo
splendo solamente con un jagerbomb. che schifo!
Anche stasera torno a casa come se fossi uno Skifidol
pensavo di star meglio sotto effetto ma non era così.

Questa m** di consuma, a te sembra soltanto chic
non sai cosa provo quando son da solo e sento il Beat
la mia voce nelle cuffie non mi basta questa Weed

Ho fatto i conti con me stesso in questa giungla
la mia innocenza ormai si è distrutta
vado avanti anche se non so dove
spero solamente sia la strada giusta e fra non so perché poi mi chiudo
ormai la felicità sembra solo un lusso
un giorno saremo Star ma ora stiamo al buio stiamo al chiuso".

Nel testo emerge tutta la sofferenza di una vita in bilico, la ricerca costante di un antidoto che non si trova e che ti fa stare sempre peggio.

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