Femminicidio Cecchettin, dove sono il cellulare, la borsa e il pc di Giulia?

Filippo Turetta è giunto in Italia da due giorni e da sabato si trova nel carcere di Verona, dove domani, 28 novembre 2023, sarà sottoposto a interrogatorio. Attraverso le sue dichiarazioni, se deciderà di rispondere, si cercherà di far luce su alcuni dettagli ancora oscuri relativi all'omicidio di Giulia Cecchettin. Turetta aveva precedentemente confessato il crimine alle autorità tedesche al momento del suo arresto il 19 novembre 2023.

Femminicidio Cecchettin: tutti i punti da risolvere

Tanti sono ancora i punti da chiarire sull'episodio. L'ultimo "giallo" è quello del ritrovamento di un libro illustrato per bambini accanto al corpo di Giulia, gettato da Turetta nei pressi del lago Barcis.

Per un ritrovamento misterioso, fanno da contraltare tre mancanze. Non sono ancora stati ritrovati la borsa, il computer e il cellulare di Giulia Cecchettin.

Il telefono - con il quale aveva mandato un messaggio rassicurante alla sorella dopo le 22 - risulta per l'ultima volta agganciato a una cella nei pressi del centro commerciale Nave de Vero, la sera stessa il cellulare di Filippo Turetta, invece, ha dato segnali fino alle 23.29, agganciato in una cella telefonica nella zona industriale di Fossò. Quella dove sarebbe avvenuta la seconda aggressione ai danni della ragazza, probabilmente quella in cui ha perso la vita.

La famiglia ha invece consegnato un pc ai Carabinieri, ma sembra che Giulia avesse il suo portatile con sé, con il quale stava ultimando gli ultimi dettagli della tesi di laurea, che avrebbe dovuto discutere giovedì 16 novembre 2023.

Anche quello non si trova, così come la borsa: dove sono? Turetta li ha gettati insieme al cadavere? Oppure in un altro posto? Domande a cui solo lui potrà dare una risposta e un significato.

Intanto, dopo l'interrogatorio di garanzia, è previsto che Filippo incontri per la prima volta i familiari, che non vede dalla sera della fuga, da cui oramai sono passate più di due settimane.