Fase 2, ecco come cambieranno gli accessi agli ospedali dal 4 maggio
Sono state definite delle linee guida che permettono agli ospedali di gestire l'afflusso delle persone in sicurezza: massima allerta per evitare nuovi contagi.
Pronto il documento con le linee guida per gli ospedali: annunciate tutte le novità in vigore a partire dal prossimo lunedì.
Accedere agli ospedali non sarà più come prima
Fare una visita, recarsi al Pronto Soccorso o sottoporsi a un intervento: nulla sarà più come prima all'interno degli ospedali a partire da lunedì 4 maggio 2020. A spiegarlo è stato l’assessore regionale con delega alla Sanità, Manuela Lanzarin durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì 29 aprie 2020.
“E’ stato approvato ieri il documento e la lettera è già partita verso tutte le Ulss del territorio per fare in modo che da lunedì 4 maggio 2020 si ritorni alla normalità che però sarà gestita in modo diverso per quanto riguarda le attività ospedaliere di ricovero. Vi ricordo che in data 13 marzo 2020 era stata emessa una nota dov’era stata sospesa fino al 16 aprile l’attività ospedaliere, mantenendo solo le urgenze e le prestazioni di specialistica, mantenendo le visite di urgenza entro le 24 e 10 ore mentre erano state sospese tutte le altre. Era stata proporgata la misura fino al 4 maggio 2020 e ora abbiamo definito le modalità entro cui potranno riprendere le attività come prima dell’emergenza Covid-19“.
Ecco che cosa cambia
Gli ospedali di ogni territorio dovranno monitorare, gestire e organizzare con la massima allerta ogni azione dato che, secondo quanto fanno emergere i dati, gli ospedali come anche le case di riposo sono dei luoghi dove il virus entra con facilità creando situazioni di emergenza. A tal proposito la Lanzarin ha spiegato:
“Deve cambiare la filosofia degli acessi e la predisposizione, con il documento della direzione della sanità e con il supporto delle aziende sanitarie diamo delle linee guida per la gestione degli ingressi, per le sale d’attesa, per gli spazi comuni, gli ambulatori e il Pronto Soccorso“.
Che cosa cambierà:
- Accessi agli ospedali: saranno limitati molti accessi lasciandone solamente due che saranno presidiati dal personale sanitario che deve appurarsi che chi entra sia munito dispositivi di protezione individuale e verrà inoltre misurata la febbre;
- Mascherine: ad ogni accesso ogni ospedale dovrà avere delle mascherine da dare ai visitatori che ne saranno sprovvisti prima di farli entrare;
- Rimodulazione degli spazi: sarà necessario rivedere gli spazi cercando di evitare aree di sosta di fronte agli ambulatori;
- Visite su prenotazione: per evitare accumulo di persone, le visite saranno solo su prenotazione, appuntamento, dilazionati ogni 15 minuti. A tal proposito le persone potranno essere accompagnate solo da una persona e solo nel caso in cui si tratti di un minore, di una persona anziana o disabile;
- Prenotazione al telefono: prenotazioni da remoto con telefonata in modo da non creare aggregazione agli sportelli;
- Intervento programmato: chi accede (con mascherina e guanti) per effettuare un intervento programmato, un giorno o due prima della data prestabilità si dovrà recare al Pronto Soccorso per sottoporsi al tampone, il paziente attenderà l’esito del tampone in uno spazio appositamente isolato;
- Accedere al Pronto Soccorso: chiuque si reca al Pronto Soccorso (con mascherina e guanti) per un’emergenza verrà condotto nell’apposita area per effettuare il tampone, sarà condotto nella stanza di isolamento in attesa dell’esito prima di essere seguito;
- Visite specialistiche sospese: per le visite che sono state sospese i medici di medicina generale procederanno con la riprogrammazione di tutte le prestazioni non effettuate;
- Visite da remoto: ove possibile verranno effettuate delle visite a distanza, attraverso videoconferenza o videochiamata. L’azienda ospedaliera di Padova ha già iniziato questa fase.
Prosegue la formazione
L’assessore Lanzarin ha inoltre rassicurato che tutto questo processo sarà accompagnato dalla formazione continua del personale sanitario sulle misure di sicurezza, igiene pubblica e misure da adottare dal 4 maggio 2020 in tutti ospedali del Veneto e dalle attività private. Inoltre ha aggiunto:
“I Veneti hanno dimostrato un senso di responsabilità dato che prima dell’emergenza Coronavirus gli accessi al Pronto Soccorso erano 4500 al giorno oggi invece se ne registrano 1200 al giorno”.
Riprenderanno le attività negli ospedali Covid-19
Lanzarin ha spiegato che in tutti gli ospedali che sono stati scelti per essere un punto di ricovero di pazienti Covid-19 inizieranno le fasi necessarie per portare il graduale ripristino delle attività.
“Ovviamente in questi ospedali rimarrà il reparto pensato per i pazienti Covid-19 ma si procederà con un graduale ritorno alla normalità per quanto riguarda le funzionalità specifiche. Già nelle prossime due settimane si potranno ripristinare gli interventi chirurgici, un occhio di riguardo invece verrà posto a Villafranca perché al Magalini ci sono ancora dei numeri elevati per quanto riguarda i pazienti Covid con dei focolai quindi lì l’attività ripartirà più lentamente“.