Drogata dai due vicini di casa scopre che vogliono rubarle una collana: massacrata e uccisa a martellate
La tragedia che ha sconvolto Portogruaro è stata ricostruita per intero e i giudici hanno anche superato le richieste della procura: i due responsabili pagheranno il delitto con l'ergastolo.
I tre, la vittima e i due assassini, si erano conosciuti al Serd. Avevano cominciato a frequentarsi, anche perché uno dei due responsabili dell'efferato omicidio, viveva nello stesso condominio della donna, Marcella Boraso, occupando abusivamente un appartamento. E quel tragico giorno di luglio del 2020, i tre avevano trascorso una serata insieme. Avevano consumato alcolici e psicofarmaci ma poi qualcosa era andato storto.
Drogata dai due vicini di casa scopre che vogliono rubarle una collana: massacrata e uccisa a martellate
E' stato ricostruito per intero il piano dei due assassini, Mohammed Rabih e Wail Boulaiedl', ed è arrivata anche la condanna: entrambi pagheranno con l'ergastolo, quindi per i giudici si è scelta la massima pena, diversamente da quanto chiesto dalla Procura. Dopo la nottata a base di alcol e farmaci, la donna si era accorta che uno di loro la stava derubando.
Uno, allora, l'aveva tenuta ferma e l'altro l'aveva colpita, massacrata e uccisa a colpi di martello. Martello che poi è stato rinvenuto in un sacchetto insieme ai guanti in lattice usati per ripulire la scena. Ma i segni di quell'orrendo omicidio erano stati trovati dagli inquirenti. In particolare non aveva convinto la simulazione creata dai responsabili, che avevano tentato di far credere alle Forze dell'ordine che si fosse trattato di un incidente domestico.
Una caduta in bagno, insomma. Ma tutti quei segni di violenza sul corpo avevano insospettito. E infatti la verità è venuta a galla. Il 16 ottobre, poi, è stata pure trovata la collanina sottratta alla vittima e il cerchio si è chiuso. Nessun dubbio, quindi, sulla responsabilità dei due, uno dei quali in passato era già finito sotto i riflettori. Finì sul tg satirico Striscia la Notizia perché identificato come il ladro dei garage del suo stesso condominio, un ladro "strano" che rubava solo oggetti di poco valore.