Derisa perchè indossava il velo: la colpiscono con calci e pugni e glielo strappano di dosso
Il padre, intervenuto in difesa della figlia, è stato spintonato a sua volta e la situazione è degenerata
L'aggressione è avvenuta Marghera dove la 29enne bengalese abita da 13 anni ed è sposata con un imam, quel giorno era in visita al fratello
Derisa perchè indossava il velo: la colpiscono con calci e pugni e glielo strappano di dosso
Le è stato strappato il velo mentre aspettava il padre e il marito in strada, fuori dalla casa del fratello dove era stata in visita alla cognata. La sua colpa, per le due donne italiane sulla quarantina che l'hanno aggredita verbalmente e fisicamente con calci e pugni era solo una: indossava il niqab, il velo che copre corpo e volto, lasciando scoperti solo gli occhi.
Sanuara era stata a far visita al fratello e alla cognata quando è stata aggredita
Protagonista dell'incredibile vicenda è Sanuara Sarder, una giovane mamma di origine Bengalese, moglie di un imam, che da 13 anni vive in Italia, a Marghera. Mercoledì 7 dicembre era appena uscita dalla casa del fratello quando è stata apostrofata con parole di scherno da due italiane che l'avrebbero derisa, senza temere di essere sentite, perchè indossava il velo paragonandola anche ad un fantasma: "ma come ti sei vestita, questa sembra un fantasma" e "Non sanno nemmeno che in Italia non si può andare in giro conciati in questo modo".
Colpita e spogliata del velo davanti ai suoi figli in lacrime
Sanuara capisce bene quello che stanno dicendo le due donne, ha studiato a Mestre e parla perfettamente italiano, ma non reagisce e aspetta l'arrivo del padre che, messo al corrente di quanto stava accadendo interviene in difesa della figlia. A quel punto la situazione degenera. Una delle due italiane spinge via il padre di Sanuara e lei cerca di difenderlo scatenando l'ira della donna che le si avventa contro sferrandole un calcio sulla gamba. La 29enne per il dolore cade in ginocchio, ma l'escalation di violenza non si ferma nonostante i figli della bengalese stiano guardando la scena terrorizzati e in lacrime.
In realtà Sanuara stessa ha denunciato la totale assenza di empatia da parte di chi era presente: nessuno è intervenuto per placare la furia del suo aggressore. La donna che l'aveva colpita infatti, le ha sferrato un altro pugno all'orecchio, ferite che le sono state curate poi al pronto soccorso cittadino, e infine le ha addirittura strappato di dosso il velo facendolo a pezzi e mettendoselo in tasca.
La denuncia e la mobilitazione della comunità musulmana: Sanuara ora ha paura di uscire
Dopo questo episodio, denunciato ai carabinieri che avrebbero già identificato la donna che ha aggredito la donna bengalese, la comunità musulmana di Marghera ha annunciato di voler indire una manifestazione.
Anche l'associazione e network informativo "Buongiorno Marghera", tende una mano a chi incontra ancora delle difficoltà ad adattarsi ad una comunità multietnica, ma condanna con forza la violenza in ogni sua forma:
"Viviamo sempre di più in una Comunità Multietnica e Multiculturale e dove per la Costituzione Italiana ognuno è libero di professare la propria fede come è libero di manifestare liberamente le proprie attitudini. D’altra parte da Paese liberale comprendiamo bene il senso di disagio che proviamo nell’incontrare una donna “coperta”, ma non dobbiamo mai arrivare nè alla violenza verbale nè fisica".
foto https://www.facebook.com/buongiorno.marghera