Campolongo Maggiore

Danno milionario all'azienda veneziana, niente risarcimento da Cattolica: neanche il reclamo all'Ivass basta!

Vittima del caso di “mala assicurazione” la Gobbi Impianti.

Danno milionario all'azienda veneziana, niente risarcimento da Cattolica: neanche il reclamo all'Ivass basta!
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo il reclamo presentato da Studio3A-Valore S.p.A. per conto dei propri assistiti, l’Ivass, Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, ha aperto un procedimento ed è intervenuto nei confronti di Cattolica Assicurazioni per acquisire elementi di valutazione sul caso, ma neanche questo è bastato: la compagnia continua ad arrampicarsi sugli specchi per non indennizzare, nonostante ne abbia tutti i diritti, un’azienda veneziana costretta a esporsi per milioni di euro per risarcire un ingente danno causato durante alcune lavorazioni.

Danno milionario all'azienda veneziana

Si tratta della Gobbi Impianti di Campolongo Maggiore, impresa leader nell’impiantistica con 65 dipendenti. Il problema si è verificato nel dicembre 2019 a uno dei tanti impianti realizzati, presso un importante cantiere destinato alla logistica.

Per un inconveniente nella fase di collaudo, si è registrata una fuoriuscita d’acqua che ha danneggiato filtri, valvole, circuiti elettrici e sofisticati dispositivi dell’intera rete impiantistica appena ultimata.

L’azienda si è subito assunta la responsabilità dell’accaduto, è intervenuta con ogni correttivo possibile e ha denunciato il sinistro alla compagnia con cui si era assicurata proprio per evenienze simili, Cattolica appunto. La quale però non ha mai riscontrato le richieste, non riconoscendo neppure un anticipo, non un euro, nonostante un suo perito fiduciario abbia già da tempo prodotto una perizia con la stima del danno, confermandone l’elevata entità: qui si parla di alcuni milioni di euro.

E nonostante non sussista alcuna ragione per denegare l’indennizzo, di cui l’impresa ha diritto: il salato premio risulta regolarmente pagato, la polizza è attiva e capiente, e la tipologia di sinistro rientra in pieno tra quelle oggetto di garanzia. Una condotta che ha pesantemente penalizzato l’azienda assicurata, che è riuscita a far fronte al grave problema solo grazie alla sua solidità. Si è infatti giunti al punto che, in mancanza di risarcimento, il committente l’ha citata in giudizio e Gobbi Impianti, anche in nome dei buoni rapporti sin lì intercorsi, si è fatta carico di rifondere di tasca propria il danno, con enormi sacrifici.

Inviato un formale richiamo

Di fronte a tale situazione l’azienda ha deciso di farsi assistere e di affidarsi a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nella tutela dei diritti dei cittadini e nel risarcimento danni, compresi i “rami elementari”: incendi, allagamenti, guasti alle macchine, responsabilità civile verso terzi, eccetera.

Studio3A, con i propri esperti, si è subito attivato, si è interfacciato con la compagnia per capire lo stato dell’arte della pratica e ha inviato ripetuti solleciti di pagamento, ma senza risultati. Di qui la decisione di inviare un formale reclamo all’Ivass per denunciare il comportamento di Cattolica, anticipando anche che, in caso di ulteriori, mancati riscontri, si procederà per le vie legali chiedendo, oltre alla legittima liquidazione del danno assicurato, un congruo risarcimento per i gravi pregiudizi subiti dall’azienda in questi mesi di vana attesa e di zero risposte.

Tutto inutile. La compagnia, in seguito al reclamo, ha dato una non-risposta tesa solo a prolungare la “melina” nonostante sia pienamente a conoscenza del grave pregiudizio economico che grava sulla propria assicurata. Cattolica si è limitata a giustificare il suo comportamento omissivo asserendo di non avere ancora chiaro l’interlocutore con cui interfacciarsi per trattare la pratica, quando è da tempo che le è stato comunicato via Pec che il soggetto in questione è appunto Studio3A: una Pec rimasta inevasa e guarda caso riscontrata solo dopo il reclamo presentato all’Ivass. Punto.

Nessuna spiegazione dalla compagnia sui quesiti posti da Studio3A: in base a che articolo del contratto la compagnia non abbia sin qui risarcito il danno a Gobbi Impianti, quale documentazione ancora le manchi per accertare l’operatività della polizza, essendole stato fornito tutto, compresi i contratti relativi al rapporto con la ditta committente, l’atto di citazione e tutti gli allegati.

E, soprattutto, per quale motivo, se per sua stessa ammissione il proprio perito non è potuto pervenire a una “definitiva e completa quantificazione del danno”, non abbia sin qui indennizzato neppure la parte “periziata”, come da stima in suo possesso anche questa da diversi mesi, liquidando un anticipo. Risultato, Studio3A ha trasmesso un nuovo reclamo all’Ivass e si è dato il via alle pratiche per avviare una causa civile.

Seguici sui nostri canali