Cucine da incubo "Chioggia edition": fornelli luridi e sporcizia sul cibo
Non solo: alcuni dei prodotti non avevano indicazioni di provenienza
Proseguono i controlli dei Carabinieri della motovedetta di Chioggia durante le festività, sempre con la finalità di tutelare i cittadini che pranzano nei tanti ristoranti della zona o che vengono da città limitrofe per trascorrere una giornata nella nostra città.
Cucine da incubo "Chioggia edition": fornelli luridi e sporcizia sul cibo
Nella serata di ieri i militari hanno svolto mirati servizi di verifica delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità della filiera ittica, sottoponendo a controllo diversi esercizi di ristorazione della giurisdizione della Compagnia.
I controlli, condotti con il supporto di personale del dipartimento di prevenzione dell'Ussl3 di Chioggia, hanno permesso di far luce su come due ristoranti di Chioggia detenessero, all’interno di frigoriferi e congelatori, prodotti alimentari privi dell'etichettatura per la tracciabilità. In uno dei due, sono state constatate altresì carenze igieniche nei locali della cucina.
Nel primo locale, una trattoria-cicchetteria, sono stati trovati diversi prodotti ittici tra cui crostacei, molluschi, triglie, tonno nonché altre preparazioni gastronomiche, tutti privi di etichettatura ovvero di tracciabilità di filiera. Inoltre, le condizioni igienico sanitarie e di pulizia generale erano appena sufficienti per il proseguo dell’attività, poiché le attrezzature e le superfici di lavoro presentavano accumuli di sporcizia, unto, polvere e residui alimentari.
I generi alimentari non tracciati sono stati sottoposti a sequestro amministrativo cautelare ex art. 13 L. 689/81. Il titolare dell’attività verrà sanzionato per la violazione dell’art. 18 del Reg. CE 178/2002 (mancanza di tracciabilità), con sanzione pecuniaria amministrativa di euro 1.500, e per la violazione di cui all’art. 4 del Reg. CE 852/2004 (carenze igieniche), con sanzione pecuniaria amministrativa pari a euro 1.000.
Nel secondo ristorante, un bacaro, la situazione era molto simile, ma l’igiene era rispettata. Sono stati rinvenuti prodotti ittici tra cui cozze, moleche, cannolicchi, vongole, baccalà, triglie, canestrelli e sogliole conservati in imballaggi e contenitori anonimi, ovvero privi di indicazioni utili a stabilirne l’origine e la provenienza. Detti alimenti sono stati sottoposti a sequestro amministrativo cautelare ed il titolare verrà sanzionato per la stessa violazione sopra menzionata.
Il totale delle sanzioni amministrative che saranno elevate è pari a 4000€. I prodotti alimentari in argomento (quantificati in 500 kg e del valore totale di 700 €) che sono stati sottoposti a sequestro, dovranno essere distrutti.