C'è preoccupazione

Covid, Zaia: "Bloccato un altro lotto vaccini Astrazeneca” | +841 positivi | Dati 15 marzo 2021

Il lotto ritirato è quello piemontese con codice 5811, che in Veneto comprendeva 41.300 dosi, ne sono state usate 20.952, ne restano 20.348.

Covid, Zaia: "Bloccato un altro lotto vaccini Astrazeneca” | +841 positivi | Dati 15 marzo 2021
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Il Governatore ha dato la brutta notizia del giorno durante la conferenza stampa in diretta da Marghera: è stato bloccato un altro lotto di vaccini Astrazeneca.

Il bollettino

Il bollettino di oggi vede 4.189.980 tamponi molecolari, i tamponi rapidi sono 3.434.402, nelle ultime 24 ore sono stati trovati 841 positivi che su 11.733 tamponi forniscono un’incidenza del 7,17%. I positivi da inizio pandemia sono 355.155, i positivi oggi sono 35.324, i ricoverati totali sono 1.614 (+41), distribuiti in 202 (+6) in terapia intensiva, 1412 (+35) in area non critica. I decessi sono 10.116 (+10), i dimessi sono 16.821. A tal proposito, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia ha posto alcune considerazioni:

Stiamo vivendo un momento tragico e difficile, anche se non si percepisce in Veneto per la pressione ospedaliera che sta crescendo ma è sostenibile. Nelle altre Regioni ci sono grosse difficoltà. Voglio ricordare che le misure che ci sono state date da oggi in zona rossa ci portano ulteriori sacrifici, penso alle famiglie che hanno bimbi che sono in età che non possono badare a sé stessi, voglio ricordare che è tragico l’assetto di guerra anche per le aziende. Bar e ristoranti ma anche le aziende che non hanno aperto, spettacoli, palestre, tutte le aziende che da oggi saranno chiuse come le attività commerciali e alle attività che comunque sono in difficoltà”.

Zona rossa? Non è una nostra scelta

Il Governatore ha voluto ribadire che

La zona rossa arriva i virtù di una legge nazionale, non è una scelta Regionale, ispirata come parametri dal comitato tecnico scientifico. Qualcuno può dire ‘non siamo andati in zona rossa a dicembre con la pressione ospedaliera’ certo, ma c’è stato un grande dibattito che ha portato alla modificazione dei parametri. A dicembre avevamo la pressione negli ospedali ma eravamo in zona gialla è perché i parametri prevedeva questo. Le due modifiche introdotte post dicembre dicono che vai in zona rossa o se superi i 250 positivi a settimana per 100mila abitanti oppure il tuo Rt basta che sia 1,25. Prima con 1,50 si andava in zona arancione. Quanto dura la zona rossa? La legge prevede che duri due settimane, io spero che sia solo due settimane e basta”

Sulla tematica della chiusura delle scuole…

Zaia ha parlato della chiusura delle scuole:

Sulla chiusura delle scuole non è che il Veneto ha deciso di chiudere le scuole, ho sempre chiesto che le scuole fossero oggetto di verifiche. Quando abbiamo potuto avere discrezionalità come la scorsa settimana con la zona arancione lì decideva il Veneto e abbiamo chiuso le scuole dalla seconda media in poi. La scorsa settimana in ambito discrezionalità siamo riusciti a farlo, in zona rossa secondo la legge scatta in automatico la chiusura di tutto. C’è chi dice che servono atti eroici, quelli si fanno quando c’è la certezza del risultato: la scuola chiusa per legge dipende dal Ministero della Pubblica istruzione, se c’è la legge che intima questo non ci sarà un ufficio che tiene aperte le scuole. Oggi siamo davanti alla chiusura delle scuole che se ci pensate in Veneto è la prima volta che vengono chiuse dopo il lockdown di marzo. Se ci pensate ad aprile i genitori dicevano ‘se riaprite le aziende riaprirete anche le scuole’. Noi non abbiamo mai chiuso le scuole dell’infanzia, elementari e medie in un anno. Ricordo che siamo una Regione che rispetto alle restrizioni di altre Regioni, siamo riusciti ad arrivare fin qua. Se nel decreto c’è il tema del congedo parentale è perché ci siamo battuti che fosse inserito”.

Sostegni in arrivo

Il Governatore Luca Zaia si è inoltre sbilanciato affermando:

“Sembra che ci siano cifre importanti per i sostegni, parlano di pochi giorni per approvare provvedimenti con una mole di risorse che eguaglierà tutte le risorse che sono state messe in campo adesso. E’ vero? Non lo so ma lo scopriremo presto”.

Timori sulla saturazione degli ospedali

Il presidente della Regione del Veneto ha ribadito i timori:

“Cosa dico ai veneti? Siamo davanti a uno scenario di guerra dove il virus sta picchiando, se dovessimo fare i liberi tutti, dobbiamo mettere in inventario che oltre un certo limite non si sarebbe più in grado di curare le persone in ospedale. Il rischio è la saturazione degli ospedali, dobbiamo venirne fuori, ci stiamo mettendo anima e corpo, abbiamo una sanità con 60mila dipendenti ai quali abbiamo chiesto sacrifici immani”.

Bloccato un lotto Astrazeneca

Zaia ha annunciato la brutta notizia del giorno:

“C’è una brutta notizia oggi: la Procura di Biella ha bloccato un ulteriore lotto di Astrazeneca, non riguarda solo noi, riguarda tutta l’Italia. Capite che è un altro duro colpo, in via precauzionale ci si pone il problema ma bisogna far veloci, se il vaccino è causa della morte o concausa bisogna chiarirlo velocemente. Il lotto ritirato è quello piemontese con codice 5811, che comprendeva 41.300 dosi, noi ne abbiamo usate 20.952, ne restano 20.348. Le dosi sono state utilizzate in tutte le Ulss del Veneto tranne nell’Ulss 9 Scaligera e nell’Ulss 1 Dolomiti. Per ora abbiamo solo ricevuto delle segnalazioni di febbre e spossatezza. Speriamo che venga fatta presto chiarezza anche su questo lotto”.

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