lavoro in cantiere

"Costretti" a lavorare senza dispositivi di sicurezza in cantiere

A Chioggia la Compagnia dei Carabinieri ha rilevato diverse anomalie in materia di sicurezza sul lavoro. Le sanzioni ammontano complessivamente a 267.300 euro

"Costretti" a lavorare senza dispositivi di sicurezza in cantiere
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A pochi giorni dall’ultima udienza in aula a Treviso per Mattia Battistetti, morto nel 2021 schiacciato da un carico di 15 quintali mentre lavorava al cantiere edile della ditta Bordignon, i Carabinieri di Chioggia hanno riscontrato svariate irregolarità in 14 cantieri sottoposti a ispezione.

Le operazioni dell'Ispettorato

Le operazioni si sono svolte col lavoro della Compagnia di Chioggia assieme all’aiuto dei militari del Gruppo Ispettorato del Lavoro di Venezia, nell’ambito di un servizio atto a contrastare e a prevenire violazioni sulla sicurezza nel settore dell’edilizia.

Come risultato dai controlli, 35 lavoratori sono stati esaminati, di cui uno scoperto a svolgere attività lavorativa irregolare, ovvero in nero. Tali imprese sono state gravate di sanzioni pecuniarie per un totale pari a 267.300 euro, con la conseguente sospensione delle attività lavorative.

Irregolarità sulla sicurezza

Nel dettaglio, sono state rilevate irregolarità in materia di sicurezza come l’omessa formazione ai lavoratori sulla sicurezza, la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale (DPI) ai lavoratori e nomina degli addetti all’emergenza.

E ancora l’assenza di un piano operativo di sicurezza o il suo mancato aggiornamento, come l’assenza di un coordinatore alla sicurezza sul lavoro. Una grave mancanza quella dell’impianto antincendio e della sua revisione, come anche l’assenza della cassetta di pronto soccorso, di ponteggi di protezione verso il vuoto e l’assenza di viabilità nel cantiere.

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