Costa Crociera

Costa Victoria: lontano da Venezia ma il problema non è risolto

Dopo che il presidente Zaia e il sindaco Brugnaro avevano negato l'attracco al porto di Marittima, Costa Victoria ha fatto rotta a Civitavecchia, non senza conseguenze...

Costa Victoria: lontano da Venezia ma il problema non è risolto
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Un vero "tira e molla" tra le Regioni: sembra che nessuno voglia farsi carico dello sbarco dei passeggeri delle navi da crociera che stanno rientrando dai loro tour.

Interviene il sindaco di Civitavecchia

La nave è attraccata a Civitavecchia nella mattinata di oggi, 25 Marzo. Si è trattata di una scelta dettata dalla necessità: il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, avevano infatti negato all'equipaggio l'accesso al porto di Marittima, dove la nave avrebbe dovuto terminare il proprio viaggio. Il primo cittadino di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, non era però d'accordo: nonostante avesse anch'egli espresso il suo dissenso direttamente al ministro De Michieli, bisognava trovare un punto di attracco per far sbarcare i passeggeri.

La situazione a bordo

Sulla nave, come già anticipato, ci sono 1400 ospiti, tra passeggeri e componenti dell'equipaggio. Già una passeggera era stata sbarcata a Creta qualche giorno fa perché positiva al Covid-19 ma a bordo è rimasta un'ospite di nazionalità argentina: lo staff di Costa Crociera ha quindi deciso di isolare gli ospiti nelle loro cabine e di introdurre tutte le misure precauzionali del caso.

La decisione finale

Il sindaco ha comunque deciso di far isolare il porto dai vigili urbani, così da impedire l'arrivo di altri turisti. L'idea è di far arrivare soltanto merci e generi alimentari ma altre due navi chiedono di poter attraccare: si tratta di una imbarcazione della Linea Grimaldi e di un'altra ammiraglia della costa, la Diadema.
Sulla questione è intervenuto anche il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, che chiede che le navi da crociera vengano dirottate verso altri porti in tutta Italia: tutte le regioni sono già in crisi per l'alto numero di contagi e basta poco per "far vacillare un delicatissimo equilibrio". 

 

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