Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 settembre 2025, a Venezia, una coppia di turisti ebrei è stata aggredita da un gruppo di una decina di persone.
Coppia di turisti ebrei aggredita
La coppia, lui americano e lei israeliana, si trovava nei pressi della chiesa di Santa Fosca quando, mentre si rinfrescavano con una bevanda in un chiosco, un 31enne tunisino ha iniziato a gridargli contro “Free Palestine“.

Il motivo di questa iniziale aggressione verbale sta nel fatto che uno dei due turisti ebrei avesse in testa la kippah, il copricapo rituale, a forma di semicupola, indossato dagli uomini ebrei, specialmente durante le cerimonie religiose e negli ambienti di culto, come segno di rispetto verso Dio e per ricordare la Sua presenza costante.

I due hanno provato ad allontanarsi, ma il gruppo li seguiva, finché uno degli aggressori, che aveva con sé un rottweiler privo di museruola, ha aizzato il cane contro di loro. La situazione è degenerata in fretta, fino al lancio di una bottiglia che, rompendosi con l’impatto, ha ferito la caviglia dell’israeliana.
Fortunatamente per la coppia, sono intervenuti degli Agenti delle Volanti lagunari della Questura di Venezia. In particolare, giunti sul posto, i poliziotti hanno individuato e successivamente fermato tre dei presunti aggressori, che poi hanno accompagnato in Questura per eseguire degli accertamenti.
Le condanne
In quel momento, hanno scoperto che due dei tre soggetti erano irregolari sul territorio italiano e perciò sono stati oggetto di provvedimento di espulsione. Nello specifico, il primo è stato accompagnato direttamente alla frontiera, mentre il secondo è stato trasferito presso il C.P.R. di Bari. Nei loro confronti, inoltre, è stato emesso un D.A.C.UR., Divieto di Accesso alle Aree Urbane, dalla durata di due anni.
Il Questore, Gaetano Bonaccorso, ha disposto il Foglio di Via obbligatorio da Venezia, anch’esso valido per due anni, per il terzo aggressore.
La Comunità Ebraica di Venezia, venuta a sapere dell’aggressione, ha voluto scrivere su Facebook:
“La Comunità Ebraica di Venezia ha appreso con sgomento e preoccupazione la notizia dell’ennesima aggressione antisemita verificatasi la notte scorsa in pieno centro città ai danni di una coppia di turisti ebrei ortodossi ospiti a Venezia.
Ribadendo la propria condanna verso un atto vile e ignobile, la comunità ebraica sottolinea come episodi come questi, di certo, ci interrogano sul ruolo di Venezia città dell’accoglienza, mentre emerge un clima di intolleranza che oggi colpisce tutta la collettività veneziana.
La comunità ebraica riconosce altresì il ruolo fondamentale delle istituzioni e dell’impegno delle forze dell’ordine nella tutela di ogni libertà contro ogni forma di discriminazione e si augura che i responsabili vengano individuati e assicurati alla giustizia”.
Anche il Sindaco, Luigi Brugnaro, ha voluto condannare l’aggressione affermando:
“Venezia è e deve continuare a essere una città aperta, accogliente e sicura, dove il rispetto reciproco rappresenta il fondamento della convivenza civile. L’aggressione subita da due cittadini statunitensi di religione ebraica, è un fatto grave e inaccettabile, che condanno con la massima fermezza.
La nostra città vanta una storia millenaria di incontro e convivenza tra religioni e culture diverse: questo patrimonio di dialogo e tolleranza non può essere intaccato da gesti di violenza. Diciamo con forza no a qualsiasi rigurgito di antisemitismo, così come all’islamofobia. Assicureremo un coordinamento ancora più stretto tra tutte le forze di sicurezza del territorio, che ringrazio per il tempestivo intervento, anche attraverso l’utilizzo della rete di videosorveglianza cittadina, per garantire la massima tutela di residenti e visitatori”.
Inoltre, ha voluto sottilineare la sua solidarietà alla coppia e alla comunità ebraica, ribandendo:
“Venezia non tollererà mai alcuna forma di odio o discriminazione. La nostra sarà e resterà una città libera, aperta a tutti, fondata sulla sicurezza e sul rispetto delle regole. Venezia è e sarà sempre una città di pace”.