Colpito da un pannello in ferro, morto operaio 26enne
L'incidente è avvenuto intorno alle 11.40 di venerdì 21 febbraio 2025, in un cantiere edile in via Marco Polo
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Tragedia sul lavoro a Sottomarina di Chioggia, venerdì mattina, 21 febbraio 2025.
Colpito da un pannello in ferro, morto giovane operaio
Venerdì mattina, intorno alle 11:40, un giovane operaio, di 26 anni, ha perso la vita in un cantiere edile in Via Marco Polo.
Secondo le prime ricostruzioni, il lavoratore sarebbe stato colpito da un pesante pannello di ferro utilizzato per getti in opera.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento locale, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area, mentre i sanitari del Suem, arrivati anche con l’elisoccorso, hanno tentato di rianimarlo. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano e il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio.
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Le autorità competenti sono al lavoro per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità.
Baldin: "Sgomenta per l'ennesima tragedia sul lavoro"
Dura la reazione di Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale:
"Sono sgomenta davanti all'ennesima perdita di una giovane vita, sacrificata all'altare della negligenza nei cantieri", ha dichiarato la consigliera, sottolineando come gli incidenti mortali sul lavoro continuano a rappresentare un'emergenza irrisolta.
Baldin ha ribadito di aver più volte chiesto alla Giunta veneta di potenziare le risorse destinate allo SPISAL, i servizi di prevenzione e sicurezza delle ULSS, ricevendo però risposte sempre negative. Nel frattempo, l'area metropolitana di Venezia si conferma ai vertici della triste classifica degli infortuni mortali.
Dopo l'incidente di Chioggia, lo SPISAL è intervenuto immediatamente per i rilievi del caso. Tuttavia, Baldin evidenzia come il problema sia nella prevenzione insufficiente:
"Leggo che in questo periodo sono stati controllati diversi cantieri, compresi quelli olimpici di Cortina, con sanzioni elevate alle aziende ad alto rischio. Ma nel caso di Sottomarina, purtroppo, il controllo è arrivato dopo, non prima che accadesse qualcosa di grave".
Secondo la consigliera, la limitata disponibilità di mezzi e risorse per i controlli ispettivi sta rendendo ancora più difficile prevenire tragedie simili.
"Serve un intervento immediato per rafforzare la sicurezza nei cantieri prima che sia troppo tardi", ha concluso Baldin, rilanciando la necessità di azioni concrete per fermare la lunga scia di morti sul lavoro.
La condanna della Cisl
"Come Cisl Venezia, siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane di appena 21 anni: l’episodio ci ha scossi e ci lascia addolorati. Non si può morire in questo modo. Alla famiglia, va il nostro cordoglio per quanto successo e siamo a lei vicina. Ormai non possiamo più parlare di una fatalità, anche se dobbiamo aspettare le indagini delle forze dell’ordine per capire quanto successo. Purtroppo è il secondo fatto grave avvenuto nel Veneziano nell’arco di pochi giorni, dopo quello avvenuto a Noale: la formazione non è un lusso e neppure un costo da tagliare. I decessi sul lavoro non sono più accettabili e come organizzazione sindacale è da tempo che chiediamo più controlli. Serve investire in formazione e anche lavorare per prevenire queste tragedie".
Formazione e pure prevenzione sono anche le parole chiave del Segretario generale della Filca Cisl Venezia, Andrea Grazioso molto dispiaciuto per la morte di un’altra giovane vittima del lavoro dopo l’altro giovane di 21 deceduto l’estate scorsa.
"Su questi temi – spiega – siamo fortemente impegnati ogni giorno, attraverso la bilateralità, le numerose iniziative sindacali unitarie ma anche nel proporre miglioramenti normativi per ridurre i numerosi incidenti gravi e mortali sul lavoro, com’è stato con la patente a crediti in vigore dall’1 ottobre, che tra le tante cose dovrebbe qualificare il settore e le imprese in particolare modo nella sicurezza. Crediamo sia necessario intensificare i controlli, continuare a coinvolgere sempre più dipendenti e datori di lavoro in percorsi formativi mirati ed efficaci ma anche educativi, promuovendo la cultura della sicurezza che deve interessare tutta la società. Noi pensiamo, inoltre, che la sicurezza sia una priorità e non un costo".