Ciclista travolto da un camper e abbandonato sulla strada: individuata l'investitrice
Individuata dovrà rispondere di omicidio stradale e mancato soccorso

Lo scorso 8 agosto 2025, un ciclista è stato travolto da un camper e abbandonato sulla strada da chi era alla guida del mezzo su rampa Rizzardi a Mestre.

Paolo Pistolato, questo il nome della vittima, apprezzato compositore e cantautore, aveva 63 anni e viveva a Favaro Veneto e, avendo lo scooter in riparazione, stava rincasando in bicicletta, diretto da Marghera a Mestre, quando alcuni automobilisti hanno chiamato i soccorsi per lui che era rimasto a terra mentre il camper investitore proseguiva la sua marcia.
La corsa in ospedale
Arrivato all’Ospedale dell’Angelo in "codice rosso", Pistolato è stato operato immediatamente ma nel pomeriggio le sue condizioni si sono aggravate ed è morto nel pomeriggio stesso per i traumi riportati nell'incidente.
Le indagini
Troppo sorvegliata quella zona perché la Polizia locale non si mettesse subito in traccia per individuare il camper grazie alle tante telecamere presenti tanto che oggi 11 agosto, si ha notizia dell'individuazione della investitrice che potrebbe rispondere di omicidio stradale colposo e omissione di soccorso.
Il camper è di proprietà di una persona residente ad Asolo (TV), ma al momento dell'incidente era condotto da una donna di origini sudamericane con a bordo due figli e, dall'esame della video sorveglianza, la Polizia locale non ha impiegato molto ad individuare la fasi dell'investimento e, tramite la targa, a giungere al proprietario e poi alla conducente del mezzo.
Il mesto addio
I famigliari del Pistolato, intervistati poco dopo l'accaduto, si auguravano che la conducente non si fosse accorta dell'urto ma, secondo alcune testimonianze, la donna si era accorta dell'accaduto ed in un primo moneto si era fermata, salvo allontanarsi anziché chiamare i soccorsi.
Ad ogni buon conto, sulle ipotesi di reato, omicidio stradale colposo, omissione di soccorso e fuga, sono in corso le valutazioni della Polizia locale.
Frattanto i familiari - tre sorelle e due fratelli - hanno autorizzato l'espianto degli organi.