Caso Zennaro, cade l'accusa penale ma per ora l'imprenditore resta in Sudan
Giovedì sarà una giornata chiave nella vicenda che vede come protagonista il veneziano imprigionato da mesi in Africa: domani si svolgerà l'udienza decisiva.
Era un miraggio solo qualche settimana fa. Ora, invece, sembra un obiettivo alla portata: il ritorno a casa, per Marco Zennaro, imprenditore veneziano imprigionato i Sudan ormai da mesi (ora ai domiciliari in un albergo) è un po' più vicino.
Caso Zennaro, cade l'accusa penale
La causa penale martedì si è conclusa ed è stata definita dal giudice come un vero e proprio stratagemma ideato dall'accusatore, Mohamed Hamdam Dagalo per "bloccare" l'italiano in Africa. In pratica la società che aveva accusato l'imprenditore veneziano di aver venduto trasformatori mai giunti a destinazione, ha ritrattato la versione più volte arrivando anche a dire di aver poi ricevuto la merce, ma di averla trovata "non conforme".
Ma per ora l'imprenditore resta in Sudan
Accuse fumose che non starebbero in piedi, dunque, né per l'attuale giudice né per quello precedente. Per quanto riguarda, invece, la causa civile è in corso una trattativa stragiudiziale con il supporto del Governo italiano per trovare un accordo. Questi i fatti, che lasciano comunque uno spiraglio di speranza nella vita dell'imprenditore Zennaro di tornare quanto prima in Italia.