Blitz degli ambientalisti a Venezia: si incollano le mani al capolavoro del Giorgione
Un gesto plateale per chiedere interventi urgenti...
Hanno messo le mani sul dipinto per tentare di accendere i riflettori sul cambiamento climatico in atto...
Blitz degli ambientalisti a Venezia: si incollano le mani al capolavoro del Giorgione
Un vero e proprio blitz quello compiuto dai militanti del movimento Ultima Generazione per manifestare la propria intenzione di chiedere urgentemente misure adatte a fermare il cambiamento climatico. Per farlo, per attirare l'attenzione dei media, hanno scelto come "teatro" le Gallerie dell'Accademia, e come obiettivo il capolavoro del Cinquecento, la Tempesta del Giorgione. Si sono letteralmente incollati le mani alla cornice del dipinto.
Cosa chiedono gli ambientalisti?
“Ultima Generazione ” è una campagna di disobbedienza civile nonviolenta contro il collasso climatico ed ecologico, per fermare il più grosso genocidio della storia dell'umanità. Ci battiamo perché entro la fine del 2022 il governo italiano:
- interrompa immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancelli il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale
- proceda a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente, e crei migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile aiutando gli operai dell'industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili
Da molti anni gli storici dell’arte si interrogano sul significato dell’enigmatica opera del Giorgione: un monito per l’umanità, il suo rapporto con la natura, simbologia alchemica o rappresentazione biblica? Il mistero rimane irrisolto.
Un evento catastrofico è all’orizzonte: sconvolgerà la pace e romperà l’equilibrio in cui viviamo lasciando solo rovine. Lo vediamo avvicinarsi, percepiamo la minaccia ma non facciamo nulla per evitarlo. Non è un mistero invece che da molti anni l’evidenza scientifica ci ha resi consapevoli delle drammatiche conseguenze del cambiamento climatico. Ogni giorno siamo testimoni di fenomeni atmosferici estremi in tutto il mondo, a cominciare dal nostro territorio. Circa 50 alluvioni hanno colpito l’Italia negli ultimi 20 anni. Tutta l’Italia è costretta a razionare l’acqua a causa della siccità.
Quando il cielo diventa scuro hai paura anche tu che stia arrivando una tempesta dagli esiti imprevedibili? Sperare non basta, aspettare che passi non è accettabile. Bisogna correre ai ripari perché sappiamo che andrà sempre peggio. L’unica cosa da fare è agire, adesso!
Con l’azione di disobbedienza civile alle Gallerie dell’Accademia, con le voci e i corpi di Beatrice e Bjork chiediamo ancora una volta al Governo di intraprendere azioni concrete verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e l’abbandono dei combustibili fossili.
Ho sempre amato i temporali. Ho sempre amato la pioggia. Ora quando vedo un cielo così nero mi chiedo: servirà davvero per la siccità? Aiuterà davvero quegli alberi diventati troppo presto arancioni, che vedo in città ma anche nei boschi? Ho paura che si trasformi in fretta in un'alluvione, che poi porta via tutto, distrugge il poco che rimane. Già non abbiamo quasi più cibo.
Ho paura di come ancora ci diciamo "è un temporale, passerà". E intanto proseguiamo la nostra giornata, quando è la cosa più incosciente che possiamo continuare a fare. Ci releghiamo nei musei ad ammirare una natura che nella vita reale continuiamo a distruggere. L'arte non può essere disgiunta dalla Vita. Non possiamo più guardarla attraverso un vetro, senza sporcarci le mani. Sono già macchiate di sangue”, ha dichiarato questa mattina Beatrice.Alle istituzioni culturali rivolgiamo un appello: Consentite a noi e alle prossime generazioni di essere testimoni della nostra storia, delle splendide opere d’arte e dell’ingegno umano. Ai lavoratori della cultura chiediamo di assumere una posizione netta contro il continuo utilizzo delle energie fossili, scioperando o anche chiudendo i musei per denunciare il sovrasfruttamento del Pianeta e spingere governi e grandi investitori a puntare sulle soluzioni rinnovabili per garantire un futuro a ogni essere vivente.
Neanche in questa campagna elettorale, che vede la maggior parte delle famiglie impoverite, una guerra alle nostre porte, l’intero paese sotto la minaccia della crisi energetica e ambientale e il ricatto energetico dei dittatori dell’economia fossile, stremato dalla siccità, la crisi climatica è considerata una priorità imprescindibile nei programmi delle coalizioni in campo".