Bimba di 18 mesi ingoia un tappo e muore al Lido di Venezia: la denuncia della madre
"Non è possibile che se una persona vive al Lido sia condannata a morire perché i medici dell'isola non hanno gli strumenti per poter intervenire"
Un terribile incidente domestico ha portato alla morte della piccola Elettra Friselle, di soli 18 mesi. La tragedia si è consumata nella serata di venerdì 31 maggio 2024, quando la bambina ha accidentalmente ingoiato un tappo di bottiglia mentre giocava. La vicenda è avvenuta a Lido di Venezia.
Bimba di 18 mesi ingoia un tappo di bottiglia
Elettra stava giocando in casa con una bottiglia quando, improvvisamente, ha ingoiato il tappo. La situazione è rapidamente degenerata e la bambina ha iniziato a respirare con difficoltà. I genitori hanno immediatamente tentato di liberarle le vie respiratorie, ma vedendo peggiorare le condizioni della figlia, l'hanno portata di corsa all'ospedale del Lido, poco distante da casa.
All'arrivo in ospedale, la piccola Elettra ha perso conoscenza. I medici hanno iniziato subito le manovre di rianimazione e nel frattempo è stato allertato un elicottero per il trasferimento urgente all'ospedale di Padova.
L'elisoccorso bloccato da un'avaria
L'elisoccorso, però, va in avaria e non può effettuare il trasporto. Nel frattempo i medici sono riusciti a rimuovere il tappo dalla trachea della bambina e ad organizzare il trasferimento a Padova con un nuovo mezzo di trasporto, ma il trasferimento a Padova è avvenuto quando ormai le condizioni di Elettra erano ormai disperate.
Nonostante gli sforzi del team medico dell'ospedale di Padova, la piccola Elettra non ce l'ha fatta.
"I medici del Lido non hanno gli strumenti per intervenire"
La madre della piccola Elettra ha denunciato sui social le gravi carenze del presidio medico del Lido.
"Mi batterò perché queste cose non possono succedere non è possibile che se una persona vive al Lido sia condannata a morire perché i medici dell'isola non hanno gli strumenti per poter intervenire! Questo è il punto su cui TUTTI voi dell'isola dovete combattere perché è successo a noi ma potrebbe succedere a chiunque. Io lo so che la gente non ci pensa quando va tutto bene ma è un secondo che le cose volgano male quindi io vi prego tutti di alzare la voce e PRETENDERE una sanità che funzioni! E fatevi un altra domanda perché siamo noi a dover aspettare un elicottero da un altro ospedale e non averne uno nostro pronto a partire?"
"Hanno perso troppo tempo ,hanno chiamato un elicottero da Treviso che non è mai ripartito, hanno chiamato un altro da Padova.. dalle 7 che siamo arrivati al monoblocco sono partiti solo alle 11! Capite quante ore perse? Capite che nessuno poteva resistere così tanto tempo?! Capite che non è giusto che un punto di primo soccorso non abbia gli strumenti per intervenire? Hanno dovuto aspettare il medico di Treviso che con una pinza ha estratto il tappo!", spiega la madre.