Auto con targa francese, a bordo due donne e un minorenne: era una banda di ladri
Martedì scorso i Carabinieri hanno notato il veicolo aggirarsi nuovamente per Caorle... a quel punto è scattata l'operazione
I Carabinieri della Stazione di Caorle, nell’ambito di servizi volti al contrasto ed alla repressione dei reati contro il patrimonio, hanno proceduto all’arresto di due donne, di cui una in stato interessante, ed un minore originari dell’est Europa, ritenuti responsabili di diversi furti in appartamento consumati nelle ultime settimane nella cittadina costiera.
Auto con targa francese, a bordo due donne e un minorenne: era una banda di ladri
Gli arrestati, domiciliati a Cavarzere, si muovevano a bordo di un’auto con targa francese con cui raggiungevano la località balneare, per poi forzare, con delle sottili schede apriporta, la serratura delle abitazioni dalle quali asportavano denaro contante, gioielli, vestiti, trucchi, profumi e anche generi alimentari.
Per il buon esito delle indagini dei Carabinieri sono state determinanti le immagini acquisite e le informazioni di alcuni cittadini, che hanno fornito dettagli circa la presenza del gruppo criminale che, per più giorni, è stato notato transitare nelle vie della cittadina rivierasca.
Martedì scorso i Carabinieri hanno notato il veicolo aggirarsi nuovamente per Caorle, riuscendo a bloccare gli occupanti prima che potessero allontanarsi con il bottino di un furto appena commesso in un’abitazione. Il maltolto è stato interamente recuperato e restituito ai proprietari, oltre ad altri beni, riconosciuti come provento di precedenti furti commessi in danno dei residenti di Caorle.
I tre sono stati quindi tratti in arresto con l’ipotesi di reato di furto in abitazione poiché ritenuti responsabili di 8 furti per un danno patrimoniale pari a circa 15 mila euro.
Le due donne sono state trattenute presso le camere di sicurezza mentre il minore è stato collocato presso una comunità, in attesa dell’udienza di convalida degli arresti, al termine del quale il Giudice ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico per una donna ed il divieto di dimora e transito nelle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia per l’altra, mentre il minore permarrà nella comunità in cui era stato collocato dai Carabinieri.